La Leishmaniosi canina

Con l'arrivo dell'estate, alcune infezioni come la leishmaniosi canina, che colpisce soprattutto i nostri cani, può diffondersi più facilmente perché il caldo favorisce il ciclo vitale dei febotomi, piccoli insetti, che con la loro puntura trasmettono un protozoo (Leishmania infantum), responsabile della malattia.
 
Occorre, pertanto, per evitare il contagio dei nostri cani ed il diffondersi della leishmaniosi, seguire semplici regole per la prevenzione della malattia, riducendo i rischi di infezione non solo per il cane ma anche per l'uomo. Un sistema efficace è l'impiego, soprattutto nei periodi compresi tra i mesi di maggio e ottobre, di collari che rilasciano sostanze (insetticidi) che proteggono il cane dalla puntura del flebotomo o in caso di puntura, causa la morte del flebotomo stesso, evitando quindi il contagio di un altro cane o di uomo se il sangue assunto dal flebotomo è infetto.

Le ASL competenti territorialmente effettuano, come previsto dalle linee guida della Regione Campania deliberazione n.6133/2002 un sistema di monitoraggio e di sorveglianza sui cani sani e su quelli ammalati (i medici veterinari dipendenti del SSN o di altri Enti o liberi professionisti segnalano per iscritto i casi accertati o sospetti ai Servizi Veterinari competenti - DPR 320/54 e D.M. 15/122/90).

Il Comune di Napoli, con Ordinanza sindacale n. 394/2004 ha recepito quanto previsto dalle leggi nazionali e regionali in materia di controllo della Leishmaniosi canina ed ha disposto una serie di obblighi a carico dei proprietari e dei medici veterinari curanti: in particolare, è obbligatorio il trattamento terapeutico specifico a carico del proprietario del cane o detentore a qualsiasi titolo, con tempi e modalità definiti dal veterinario curante.

L'ASL NA 1 con il Progetto Educazione alla Salute, referente Dr. V. Caputo, diretto alle scuole elementari e medie inferiori della città di Napoli ha messo a punto delle schede esplicative sulla malattia che pubblichiamo.