1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
Contenuto della Pagina

"Linee programmatiche per Napoli: Napoli metropoli dell’Europa Mediterranea" del Sindaco Gaetano Manfredi

 
 

Introduzione

Cari Cittadini,
Gentili Consiglieri,
Gentili Assessori,
Caro Presidente del Consiglio Comunale,

Napoli deve riprendere il ruolo che storicamente le compete, ovvero quello di una grande metropoli europea. Alla tradizionale funzione di crocevia delle culture e delle civiltà mediterranee che ha sempre esercitato in virtù della sua collocazione geografica e della sua storia millenaria dovrà ora ritrovare una presenza forte nel contesto delle grandi capitali dell'Europa continentale. Non una storia nuova, dunque. Per riconquistare la perduta centralità, però, è necessario uscire dall'immobilismo degli ultimi anni e riprendere a pensare in grande.

Dopo la crisi finanziaria del 2008 e la drammatica pandemia ancora in corso, che hanno ridotto ai minimi termini la reattività economica e finanziaria della città, è ora di cambiare marcia sfruttando al massimo la storica occasione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta, forse, dell'ultima vera occasione per Napoli di svoltare verso un futuro fatto di innovazione, crescita, occupazione e benessere. Sarà necessario rimboccarsi le maniche perché l'impegno di governo sarà incredibilmente gravoso. Altrettanto incredibile, però, è la determinazione, la forza, la speranza, la convinzione che abbiamo di vincere questa sfida. Il Patto per Napoli, inteso come strumento idoneo a risolvere in termini strutturali la crisi finanziaria che attanaglia la città, serve proprio a questo. Ed è più di un formale impegno: è la consapevolezza che tutto il Parlamento ha che una grande metropoli come Napoli necessita di ricevere dallo Stato le risorse finanziarie adeguati per ripartire di slancio verso una nuova rinascita. E tali risorse, insieme a quelle del PNRR, costituiranno una solida base su cui costruire il futuro della nostra città. Ovviamente, ciò non sarà sufficiente.

Occorrono donne e uomini capaci, solide radici culturali, la consapevolezza della propria storia e la visione di ciò che si vorrà diventare. E occorrono idee, quelle che ho cercato di esplicitare nelle seguenti linee programmatiche, per la cui definizione ringrazio i dirigenti e i funzionari dell’area “Organizzazione e Gestione Strategica del Comune”, partendo da un obiettivo di riferimento: ritrovare la perduta coesione sociale. Napoli è attualmente divisa, anche a causa di anni di conflitti e scontri politici che hanno frammentato e parcellizzato la città. Sarà perciò opportuno riprendere le fila di un discorso di ricomposizione del tessuto sociale. I cittadini napoletani hanno bisogno di ritrovare unità, condivisione, concordia. E, perciò, l'azione di governo dovrà muoversi contemporaneamente su più piani: da un lato, proporre alla città un grande obiettivo di miglioramento della vita quotidiana e della efficacia dell'azione amministrativa che siano immediatamente percepibili; dall'altro, delineare una prospettiva di fondo, fatta di una radicale trasformazione della città. Nel mezzo, come detto, una incessante opera di rammendo, di ricucitura del sentimento identitario e comunitario dei napoletani, che consenta di condurre tutta la città, nessuno escluso, verso un orizzonte di progresso e di sviluppo.

In questo contesto, il delineare delle linee di programma appare il modo più tangibile per trasmettere a Napoli il primo tassello di un mosaico che dovremo comporre tutti insieme. Perché le linee programmatiche che offriamo oggi a questo consiglio e alla città costituiscono il nucleo centrale di un programma “aperto” che vuole evolvere e crescere con Napoli e con i napoletani. Senza alcuna presunzione di esaustività, intendo offrire a tutti la possibilità di contribuire con proposte e idee che possano ulteriormente arricchire la visione della città. Perché è mia intenzione riconnettere la città con l'amministrazione e con il governo della cosa pubblica. E per farlo è necessario ascoltare. Ed è ciò che abbiamo fatto nei mesi di campagna elettorale e che continueremo a fare. Ascoltare per comprendere bisogni e necessità, paure e speranze, difficoltà e umori. Cercando di trovare, insieme, le soluzioni giuste. Quelle che Napoli merita per ritornare ad essere una grande metropoli europea.

Le linee programmatiche muovono da un quadro articolato di sfide da cogliere, transizioni in corso, opportunità ed obiettivi da centrare.

Sfide
- Crisi sociale e del lavoro
- Vivibilità
- Criticità finanziarie dell’amministrazione
- Fuga dei cervelli e dei giovani Contesto di transizioni

Transizione digitale
- Transizione ambientale
- Trasformazioni sociali
- Globalizzazione e territori

Opportunità
- Patto per Napoli
- PNRR
- Dialogo istituzionale

Obiettivi:
- Una nuova stagione di sviluppo
- Un nuovo volto per la città
- Vicina ai cittadini

Si articolano in 3 assi:
- Una nuova stagione di sviluppo
- Un nuovo volto per la città
- Vicina ai cittadini

1. Una nuova stagione di sviluppo

1.1 Politiche di rilancio economico e sociale

Transizione digitale
- Delle procedure interne all’amministrazione
- Dei servizi ai cittadini o
- Presso le imprese, per la produttività e il lavoro

Transizione ecologica
- A partire dalla gestione dei rifiuti
- Dei sistemi di mobilità, per decongestionare la città dalle auto
- Per valorizzare il verde urbano, il sistema dei parchi
- Per la sicurezza dei cittadini verso i rischi naturali
- Per valorizzare il mare ·       

Riduzione del disagio sociale e nuovo welfare
- A partire da un patto territoriale per il lavoro e l’educazione
- Contrastando la povertà educativa 
- Un nuovo futuro per le periferie
- Un nuovo piano di welfare che ponga al centro la persona
- Valorizzando la piccola imprenditorialità di qualità ·    

Napoli vicina ai giovani
- Contrasto alla fuga dei cervelli
- Luoghi di crescita culturale e dei valori
- Una funzione più ampia per le scuole
- Partecipazione alla vita istituzionale della città

1.2 Il ruolo strategico del porto e della ZES

- Il porto in una strategia avanzata disviluppo della logistica regionale, per creare una vera intermodalità
- Il porto: un’area produttiva innovativa, anche aldilà della logistica
- Il porto al centro della transizione ecologica con innovazione tecnologica sostenibile
- Le ZES: un’opportunità da leggere su scala metropolitana e regionale

1.2.1 Napoli e il mare

- Ridurre l’impatto ambientale delle lavorazioni del porto
- Valorizzare i waterfront di Napoli, da Est ad Ovest, da San Giovanni a Teduccio al molo San Vincenzo, a Bagnoli
- Migliorare la qualità delle acque
- Rilanciare definitivamente Bagnoli

1.3 Una città al fianco delle imprese e per il lavoro

- Creare le condizioni per attrarre investitori, istituzionali e privati, nazionali e internazionali
- Un tavolo permanente che lavori per un’amministrazione più efficiente verso le imprese e i cittadini
- Un patto con i professionisti e i lavoratori autonomi per migliorare i processi dell’amministrazione
- Sostenere i commercianti e risolvere le criticità che ostacolano il loro lavoro.
- Riduzione dei tempi di pagamento delle imprese fornitrici del comune
- Sostegno alla piccola imprenditorialità con spazi adeguati e la promozione di strumenti di supporto finanziario specifici

1.4 Un turismo da capitale europea

- Rafforzare l’identità del brand Napoli
- Promuovere un turismo esperienziale e di qualità, migliorando la vivibilità e la fruizione dei siti turistici della città
- Valorizzare e costruire attrattori turistici in tutte le aree della città
- Valorizzare le reti degli operatori turistici e istituire la DMO (Destination Management Organization)
- Istituire un patto con le altre grandi città della cultura italiane a partire da Roma e Firenze, per la promozione di un’offerta turistica integrata
- Valorizzare la rete turistica regionale, affinché ciascuna città e ciascun sito sia all’interno di una rete completa di offerta turistica

1.4.1 Napoli nel mondo

Napoli deve accrescere la propria riconoscibilità nel mondo, come città di rara bellezza, vivibile, ricca di storia e cultura, gioiello in Italia e in Europa.
- Si potrà prevedere anche una struttura specifica che lavorerà a livello internazionale, secondo un modello già adottato da altre grandi città, per promuovere l’identità di Napoli e attrarre le risorse di tutti coloro che desiderano contribuire a valorizzare la città.

1.5 La cultura, l'artigianato, la musica. Risorse uniche da valorizzare

- Dare ascolto permanente e spazio ai moltissimi operatori del vasto settore della cultura
- Rilanciare definitivamente il centro storico di Napoli, valorizzando lo status di patrimonio UNESCO
- Valorizzare la vocazione della città a non isolarsi e a riallacciare la predisposizione di Napoli alle esperienze e ai circuiti internazionali
- Sostenere la piccola e piccolissima imprenditorialità degli artigiani, promuovendo opportunità presso i giovani
- Promuovere progetti per il rilancio dell’artigianato napoletano nel mondo digitale
- Integrare l’artigianato napoletano al centro della strategia di marketing turistico della città
- Lavorare perché Napoli si affermi come capitale della musica
- Creare le condizioni perché la città possa ospitare eventi musicali di grande rilevanza
- Promuovere la formazione dei giovani in campo musicale
- Inserire a pieno titolo l’artigianato napoletano come risorsa fondamentale dell’offerta turistica

2. Un nuovo volto per la città

2.1 La rigenerazione urbana verso una città del futuro

- Rilanciare la pianificazione delle trasformazioni attraverso un PUC capace di rigenerare Napoli, con attenzione a:
-- Centro storico 
-- Quartieri decentrati e periferie
-- Quartieri collinari
-- Centro direzionale
- Favorire gli investimenti privati sostenibili, promuovendo PUA di qualità
- Lavorare in sinergia con la regione per la realizzazione dei progetti per Napoli
- Rigenerazione e manutenzione degli spazi aperti e del verde pubblico
-·Rifunzionalizzazione, riuso e valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale
- Rilanciare la manutenzione ordinaria delle lifeline cittadine, a partire dalla rete stradale
- Riqualificazione e riorganizzazione delle aree e delle attività legate alla vita notturna per tutelare gli imprenditori e i lavoratori, gli utenti e i giovani, i residenti e la qualità della vita
- Riqualificazione e rifunzionalizzazione degli impianti sportivi, potenziando quanto già fatto per le Universiadi del 2019

2.1.1 Il condono

Promuovere procedure semplificate per riattivare l’interlocuzione con i cittadini in merito alle domande di condono
- Creare strutture tecniche in collaborazione con le altre istituzioni per la risoluzione delle problematiche più complesse, a partire dagli abusi su immobili o zone sottoposti a vincolo

2.2 Municipalità e decentramento. La città policentrica

- Napoli deve tornare ad essere a misura d’uomo
- I cittadini devono riacquistare orgoglio nell’appartenere alla comunità del proprio quartiere
- Assicurare una maggiore partecipazione e vicinanza del cittadino alle istituzioni
- Garantire un migliore e più capillare governo della città con servizi distribuiti in ogni quartiere, tendendo al modello della città dei 15 minuti
- Rafforzare l’autonomia economica e politica delle municipalità nella gestione dei territori
- Tanti centri, un unico standard di qualità e bellezza

2.3 Una mobilità adeguata ad una città europea

- Distribuire in modo capillare i servizi e le attività sul territorio, al fine di disincentivare gli spostamenti lunghi e per seguire il modello urbano della città dei 15 minuti
- Pianificare i trasporti pubblici affinché gli accessi quotidiani dei pendolari in città siano disincentivati
- Ammodernare il parco di mezzi ANM di concerto con la regione Campania
- Promuovere l’uso di veicoli elettrici
- Realizzazione di nuovi percorsi ciclabili (o di quelli già progettati) e manutenzione degli esistenti
- Chiusura dell’anello a nord della città della Linea 1; realizzazione del prolungamento e del deposito in via Campegna della Linea 6; realizzazione della linea 10 verso nord per collegare la stazione TAV di Afragola; realizzazione della Linea 7 nell’area Ovest
- Integrazione del Museo di Capodimonte nel sistema di mobilità per facilitarne l’accessibilità
- Innovare il sistema di gestione dei taxi, secondo il modello del numero unico gestito dal comune, sperimentato in altre grandi città tra cui Roma  

2.4 Una città attenta all’ambiente

- Promuovere investimenti produttivi basati sull’economia circolare e processi di simbiosi industriale
- Mitigare l’inquinamento dell’aria intervenendo su modifiche strutturali al sistema della mobilità e sul rinnovo dei mezzi circolanti
- Promuovere sistemi di mobilità dolce, basati su mezzi elettrici, disincentivazione degli spostamenti con mezzi privati, distribuzione capillare dei servizi
- Potenziare il sistema della raccolta differenziata, con riorganizzazione dei sistemi di conferimento e raccolta
- Creare una filiera corta per la gestione dei rifiuti, a partire dalla frazione umida e dai rifiuti ingombranti, con il potenziamento degli impianti digestione e trattamento, lavorando all’interno dell’ATO 1
- Abbattere la produzione media pro-capite annua, attualmente più alta della media regionale, attraverso progetti di sensibilizzazione dei cittadini e iniziative finalizzate a ridurre i volumi di rifiuti prodotti, presso le attività produttive e commerciali  

2.5 Un’amministrazione più efficiente e semplice

- Potenziamento della pianta organica 
- Riorganizzazione della distribuzione di funzioni presso le strutture dirigenziali
- Riorganizzazione delle strutture delle municipalità e potenziamento delle relative strutture
- Ridefinizione delle modalità di dialogo istituzionale e amministrativo tra Città Metropolitana, Comune, Municipalità
- Digitalizzazione dei processi e dematerializzazione delle procedure

2.5.1 Risorse economiche e fiscalità

Napoli merita servizi adeguati e una fiscalità congrua. Ciò potrà essere raggiunto solo con la collaborazione con le altre istituzioni, a partire dalla Regione e dal Governo, e con l’implementazione del Patto per Napoli
- La città ha bisogno di risorse adeguate, ma l’amministrazione deve essere pronta ad assumersi la responsabilità dell’utilizzo delle risorse, dei tempi di realizzazione e di una riconfigurazione di una fiscalità equa che coinvolga tutti, riducendo quindi l’evasione, per alzare il livello dei servizi e garantire ai propri cittadini qualità della vita e benessere sociale ed economico

2.6 Una gestione più oculata del patrimonio del comune

- Riscossione dei canoni di locazione e contrasto alla morosità, attraverso rideterminazione dei canoni, anche in riduzione, riordino del sistema tariffario e revisione delle procedure disgombero degli abusivi
- Revisione delle procedure di assegnazione degli immobili ad uso abitativo e commerciale e dei relativi bandi
- Riqualificazione di immobili abbandonati di proprietà comunale allo scopo di procedere alla riconversione ad uso abitativo e sociale (c.d. housing sociale), in accordo con la Regione
- Accelerare il piano di dismissione degli immobili a partire dalla ricognizione dei beni di proprietà alla revisione delle procedure di alienazione
- Revisione dei fitti passivi  

3. Vicina ai cittadini

3.1 Rispetto delle regole e sicurezza

- Riqualificare le aree urbane pubbliche, soprattutto nelle aree a maggiore criticità
- Aumentare i presidi di polizia municipale e i sistemi di videosorveglianza
- Promuovere percorsi di emersione del lavoro nero, dell’imprenditoria informale o abusiva
- Promuovere una rete di sostegno ai giovani per il contrasto alla povertà educativa, alla cultura dell’illegalità, alla criminalità, lavorando con le scuole, con le associazioni culturali e con il terzo settore
- Generare lavoro, welfare e cultura, precondizioni per la legalità e la sicurezza

3.2 La cura dell’infanzia. Gli asili nido

- Raggiungere entro cinque anni 33 posti per 100 bambini, come previsto dal target europeo
- Valorizzare l’offerta educativa attraverso:
-- Rivalutazione e rifunzionalizzazione degli spazi esistenti
-- Applicazione di modelli organizzativi più coerenti con le dimensioni tracciate dal PNRR
- Miglioramento della didattica attraverso nuove sperimentazioni e percorsi educativi innovativi
- Rafforzare il partenariato pubblico privato con il terzo settore per:
-- Potenziare nuovi modelli organizzativi che amplino l’offerta
-- Rendere complementari le politiche educative con le politiche a favore dell’equilibrio vita-lavoro
- Contrastare la povertà educativa sin dai primi mille giorni di vita del bambino.

3.2.1 Napoli vicina alle donne

Creare opportunità di formazione e lavoro, contrastando l’elevatissima disoccupazione femminile
- Consentire alle mamme di lavorare, con servizi adeguati, dagli asili alle scuole
- Promuovere spazi e infrastrutture per il lavoro agile
- Dotarsi di un bilancio di genere
- Dare sostegno con azioni concrete alle donne vittime di abusi, con centri antiviolenza e case rifugio, contrastando la cultura della sopraffazione e della violenza anche con progetti formativi nelle scuole

3.3 Più sostegno al terzo settore

- Revisione delle politiche per il terzo settore a partire da: co-progettazione, partenariato pubblico privato, valutazione di impatto
- Realizzazione di progetti bandiera in cui sperimentare il nuovo approccio da realizzarsi nelle aree più emarginate della città
- Sviluppo di progetti di finanziamento per la città inclusiva utilizzando i fondi PNRR, Fondi nazionali e regionali
- Creazione di un ufficio a supporto di tutte le azioni di innovazione sociale in corso di realizzazione a Napoli finanziate con risorse pubbliche e private
- Contaminazione delle politiche di inclusione con le politiche culturali, con quelle di rigenerazione urbana, anche attraverso la fruizione di spazi comunali spesso abbandonati, e con quelle legate alla salute
- Integrazione delle opportunità delle tecnologie digitali nei progetti del terzo settore

3.4 Una città attenta alla salute

L’amministrazione dovrà lavorare con tutte le istituzioni coinvolte per perseguire i seguenti obiettivi:
- Azione organica e sistemica di rafforzamento dei presidi sanitari territoriali, nonché della relativa offerta di servizi, a cominciare dalle fasce di popolazione e dalle porzioni di territorio più vulnerabili, che hanno maggiormente risentito degli effetti della pandemia
- Contrasto alla povertà sanitaria e attenzione alla cura delle persone in stato di maggiore distanza e difficoltà di trattamento da parte dei servizi ordinari (mediante la realizzazione di una rete di centri di servizio territoriali)
- Tutela delle donne e delle fasce più deboli
- Assistenza specializzata alle persone con disagio psichico (attraverso progetti di cura e riabilitazione personalizzati)
- Prevenzione (con iniziative di screening rivolte alle fasce più vulnerabili, e di educazione alimentare e alla salute)
- Rafforzamento dei presidi alternativi, al fine di abbassare la pressione e il sovraccarico dei nosocomi tradizionali

3.5 Politiche di welfare a contrasto delle disuguaglianze

- Creare un welfare di territorio che potenzi la rete dei servizi sociali e assistenziali, in grado di integrare sinergicamente i servizi sanitari con gli interventi socioassistenziali
- Investire sulla infrastrutturazione sociale dei territori mediante la creazione in ogni Municipalità di un centro sociale polivalente, dove il comune possa dislocare gli sportelli di segretariato sociale rendendoli più accessibili e vicini ai cittadini e dove possano trovare accoglienza iniziative di tipo aggregativo e sociale, in una logica di partecipazione e di partnership pubblico-privato sociale.
- Potenziare i presidi socio-educativi esistenti in una logica di stabilità, continuità equalità degli interventi, ampliando la capacità ricettiva di quelli già attivi e creando ulteriori presidi (educativi, poli per le famigli e, spazi per gli adolescenti) in modo da raggiungere in maniera capillare tutti
- Diffusione di spazi ludici e culturali territoriali per supportare i genitori

3.5.1 Napoli e la formazione

Napoli dovrà essere una città a misura di studente: dalle scuole alle università, la dotazione di strutture e infrastrutture dovrà essere adeguata e consentire agli studenti di avere spazi per studiare, una qualità dei servizi, dalla mobilità alle reti di comunicazione, e luoghi dove vivere, in particolare per gli studenti universitari
- Napoli dovrà essere all’avanguardia nel life-long learning, promuovendo e incentivando, insieme alle scuole, alle università e agli ITS, iniziative di formazione dei lavoratori e in generale degli adulti, finalizzate all’aggiornamento e alla ricollocazione professionale
- Le scuole di Napoli dovranno essere accoglienti e sicure, con investimenti adeguati nell’edilizia scolastica, una gestione intelligente della manutenzione delle strutture, un monitoraggio intelligente dei rischi, per consentire agli studenti di vivere le proprie scuole con continuità ma con sicurezza, scongiurando anche le chiusure ad intermittenza della stagione invernale.

3.6 Tutele e fragilità. Napoli vicina ai più deboli

- Costituzione di una "Consulta comunale per le disabilità", in grado di interloquire in modo pieno e continuativo con il comune
- Progetti personalizzati destinati a persone con abilità diverse per restituire ad ognuno un’autonomia personale di vita indipendente, rendendo tutti soggetti attivi e non oggetti assistenzialistici della propria vita
- Riadeguamento dell'assistenza domiciliare attraverso l’utilizzo di educatori sociali
- Progetti di contrasto all’omofobia e alle discriminazioni di genere di ogni tipo
- Progetti per l'adeguamento all'accessibilità urbana ed extraurbana
- Progetti di integrazione sociale mediante attività ludico-sportive
- Progetti per il “Dopo di noi”
- Sostegno alle persone senza fissa dimora con strutture adeguate e dignitose
- Programmazione di interventi mirati per contrastare il randagismo e offri re strutture e servizi adeguati per la tutela degli animali

3.6.1 Napoli e il diritto alla casa

- A Napoli devono crearsi le condizioni affinché le giovani famiglie e le fasce deboli possano avere accesso alla casa, anche senza grandi disponibilità finanziarie.
- L’amministrazione deve affiancare i giovani nei rapporti con gli istituti bancari per l’accesso ai mutui, e nei rapporti con i proprietari per l’accesso ad abitazioni in affitto, con iniziative di supporto e garanzia
- Va condotta una pianificazione di medio e lungo termine, organica e integrata, nella gestione dell’edilizia sociale nella disponibilità del Comune, snellendo le procedure di alienazione delle abitazioni verso chi le occupa regolarmente, intervenendo con un piano di manutenzione e di riqualificazione degli edifici più degradati, con il ripristino di processi chiari e snelli nella gestione delle assegnazioni delle abitazioni

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO