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La piattaforma informatica
.La piattaforma informatica “whisteblowing” presenta tutte le caratteristiche di sicurezza necessarie a garantire la protezione dell’identità del segnalante e delle altre persone tutelate dalla normativa di riferimento. Essa consente l’acquisizione delle segnalazioni che il segnalante intenda effettuare in forma scritta, con possibilità di caricamento di documenti in formato digitale.
La piattaforma consente l’identificazione di ogni segnalazione ricevuta mediante l’attribuzione di un codice univoco progressivo di 16 caratteri (key code), generato in modo casuale e automatico. Tale codice, generato al primo accesso, “anonimizza” l’identità del segnalante ed è noto solo a quest’ultimo.
Il segnalante può utilizzare successivamente il codice identificativo ricevuto per ricollegarsi alla piattaforma e accedere alla segnalazione effettuata in modo tale da poter:
- integrare/aggiornare quanto riportato inizialmente nel modulo di segnalazione;
- rispondere ad eventuali richieste di chiarimenti/approfondimenti da parte dei soggetti autorizzati;
- verificare l’avanzamento dell'iter di gestione della segnalazione;
- esprimere o negare il consenso a rivelare la propria identità nell’ambito del procedimento disciplinare originatosi dalla segnalazione.
Una volta effettuato l’accesso alla piattaforma, il segnalante è tenuto a compilare in modo chiaro, preciso e circostanziato, tutte le sezioni del modulo di segnalazione.
La gestione della piattaforma informatica è affidata al Rpc che si avvale di un fornitore esterno di servizi informatici per l’implementazione della procedura, il quale è stato nominato Responsabile del trattamento dei dati ai sensi dell’art. 28 GDPR – Regolamento UE 2016/679.
La segnalazione viene automaticamente inoltrata al Rpc e al dirigente del Servizio Anticorruzione e trasparenza, unici soggetti abilitati, mediante specifiche credenziali di accesso alla piattaforma, alla lettura delle segnalazioni
La piattaforma consente l’identificazione di ogni segnalazione ricevuta mediante l’attribuzione di un codice univoco progressivo di 16 caratteri (key code), generato in modo casuale e automatico. Tale codice, generato al primo accesso, “anonimizza” l’identità del segnalante ed è noto solo a quest’ultimo.
Il segnalante può utilizzare successivamente il codice identificativo ricevuto per ricollegarsi alla piattaforma e accedere alla segnalazione effettuata in modo tale da poter:
- integrare/aggiornare quanto riportato inizialmente nel modulo di segnalazione;
- rispondere ad eventuali richieste di chiarimenti/approfondimenti da parte dei soggetti autorizzati;
- verificare l’avanzamento dell'iter di gestione della segnalazione;
- esprimere o negare il consenso a rivelare la propria identità nell’ambito del procedimento disciplinare originatosi dalla segnalazione.
Una volta effettuato l’accesso alla piattaforma, il segnalante è tenuto a compilare in modo chiaro, preciso e circostanziato, tutte le sezioni del modulo di segnalazione.
La gestione della piattaforma informatica è affidata al Rpc che si avvale di un fornitore esterno di servizi informatici per l’implementazione della procedura, il quale è stato nominato Responsabile del trattamento dei dati ai sensi dell’art. 28 GDPR – Regolamento UE 2016/679.
La segnalazione viene automaticamente inoltrata al Rpc e al dirigente del Servizio Anticorruzione e trasparenza, unici soggetti abilitati, mediante specifiche credenziali di accesso alla piattaforma, alla lettura delle segnalazioni
