Si comunica che il Castello è aperto al pubblico. L'accesso è consentito solo tramite prenotazione al link:
http://ingressi.comune.napoli.it.
I minorenni possono accedere al Castello solo se accompagnati. Pertanto, la
prenotazione può essere effettuata solo da adulti.
Con l’entrata in vigore del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 recante
indicazioni circa "
Disposizioni
urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione
dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di
emergenza", si comunica che:
-
a partire dal 1°
aprile 2022 per l'accesso alle mostre, non è più richiesto il
possesso del green pass "rafforzato", né di quello "base".
Resta l’obbligo di utilizzo di mascherine chirurgiche;
-
dal 1° al 30 aprile
2022 per tutte le attività convegnistiche, congressuali e/o a
quest'ultime assimilabili, pur rientranti negli spazi museali, è richiesto il
possesso del green pass "rafforzato" e l’obbligo di indossare le
mascherine FFP2.
Sull'antico Isolotto di Megaride sorge imponente il Castel dell'Ovo. Una delle più fantasiose leggende napoletane farebbe risalire il suo nome all'uovo che Virgilio avrebbe nascosto all'interno di una gabbia nei sotterranei del castello. Il luogo ove era conservato l'uovo, fu chiuso da pesanti serrature e tenuto segreto poiché da "quell'ovo pendevano tutti li facti e la fortuna dil Castel Marino".
Da quel momento il destino del Castello, unitamente a quello dell'intera città di Napoli, è stato legato a quello dell'uovo. Le cronache riportano che, al tempo della regina Giovanna I, il castello subì ingenti danni a causa del crollo dell'arcone che unisce i due scogli sul quale esso è costruito e la Regina fu costretta a dichiarare solennemente di aver provveduto a sostituire l'uovo per evitare che in città si diffondesse il panico per timore di nuove e più gravi sciagure.