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scheda della città dei giovani

Favorire il pieno sviluppo della personalità dei giovani sul piano culturale e sociale, con servizi, spazi evento, luoghi per il tempo libero e la cultura. Questa è l'idea di base della "Città dei Giovani", realizzata all'interno del progetto di recupero del Real Albergo dei Poveri e presentata la scorsa primavera. Un progetto ambizioso, quello della "Città dei Giovani", capace di valorizzare e far rivivere gli spazi del Real Albergo dei Poveri che al contempo acquisisce prestigio proprio dall'edificio storico recuperato.

Con la "Città dei Giovani" l'Amministrazione intende, nel contempo, valorizzare e rivitalizzare il monumento che, restaurato, sarà destinato ad essere vissuto ed animato in ognuna delle sue infinite stanze (oltre 430 ambienti mediamente di grandi dimensioni) e in ognuno dei 20.000 metri quadri di spazi all'aperto.

Velocemente stanno procedendo i lavori di restauro e consolidamento, contestualmente si sta lavorando alla formalizzazione degli impegni che consentiranno di riempire di attività l'edificio. I primi utilizzatori a sottoscrivere gli impegni sono stati l'Università Federico II, l'Università l'Orientale e Stoà - Istituto di studi per la direzione
di gestione d'impresa. Oggi firmano Provincia e Associazione sportiva Kodokan.
 
L'edificio, tra i più grandi d'Italia, ha reso necessario un grande progetto di restauro, la realizzazione della Città dei Giovani necessita di un'opportuna forma organizzativa che coinvolga e diriga più soggetti, pubblici e privati, e renda concreto il progetto unitario presentato con il master plan.

La "Città dei Giovani" sarà gestita da una Fondazione che avrà il compito di organizzare i servizi di gestione della Città dei Giovani; offrire spazi evento, luoghi per il tempo libero e la cultura, spazi per l'ospitalità e l'accoglienza; promuovere attività sul piano culturale e sociale prettamente indirizzate ai giovani.

Intorno alle grandi corti del Real Albergo dei Poveri sarà possibile frequentare corsi di studio universitari o di specializzazione, fare teatro, musica, andare al cinema, accedere ad alloggi e atelier a prezzo contenuto, imparare un lavoro, fare sport, avere informazioni e accedere a servizi di assistenza per lo studio e il lavoro, trovare chi ha
voglia di ascoltare, incontrare altri giovani provenienti da altri paesi. Complessivamente sono individuati sette grandi temi d'uso:
 

  1. GESTIONE (spazi della Fondazione e della gestione della Città dei Giovani). 
  2. FORMAZIONE (alta formazione, formazione permanente, ...); 
  3. LAVORO (servizi a sportello, incubatore di imprese, laboratori artigianali, commercio equo e solidale, ...);
  4. CULTURA (cinema, teatro, comunicazione televisiva, danza, musica, fotografia, arti figurative, ...);
  5. SOCIETA' (documentazione, forum dei giovani, mediazione culturale e linguistica, fiera delle lingue, spazi della shoà, ...);
  6. TEMPO LIBERO (spazio eventi, aree verdi multiuso, fitness, sport e danza per il quartiere, ...); 
  7. RICETTIVITA' (informazione, ricettività, ristorazione, residenza, ristoro, ...).

 
I sette temi d'uso, rientrano sostanzialmente tra i temi d'uso indicati dallo studio di fattibilità tra le opzioni organicamente vantaggiose, rispondenti alle esigenze di tutela e di sviluppo anche occupazionale.
Complessivamente è riservata alla cultura e alla società il 27% della superficie disponibile, al lavoro e alla formazione il 28%, alla ricettività e al tempo libero il 40%; il 5% della superficie è occupato dagli spazi necessari alla gestione della Città dei Giovani che è affidata ad una Fondazione.
Con questi numeri la "Città dei Giovani nel Real Albergo dei Poveri" non avrà, di fatto, uguali per dimensione e rilevanza del contenitore, per varietà delle attività previste e per l'accessibilità del luogo.

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