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Nuovi alimenti: trattativa fallita per etichettare i cibi clonati

immagine di un piatto con hamburger

Non si è arrivati ad alcuna soluzione per i negoziati sulle modifiche alla legislazione sui nuovi alimenti (novel foods) a causa del no del Consiglio ad accettare l'offerta presentata dal Parlamento lunedì  28. Quest'ultimo aveva chiesto di bandire gli alimenti derivanti da animali clonati e dalla loro discendenza, proponendo come compromesso l'etichettatura di tutti i "cibi clonati" ma il Consiglio si è opposto sostenendo l'etichettatura per la sola carne fresca.

Il Parlamento aveva chiesto una messa al bando degli alimenti derivanti da animali clonati e dalla loro discendenza, proponendo come compromesso l'etichettatura di tutti i cibi derivati da animali clonati in nome del diritto del consumatore di sapere la provenienza del cibo che acquista. Il Consiglio, invece, è pronto a sostenere l'etichettatura per un unico tipo di prodotto, la carne fresca e si è inoltre opposto alla possibilità che il Parlamento eserciti il suo diritto di veto nel caso di nuovi cibi aggiunti alla lista dei nuovi alimenti. Il mancato compromesso si traduce anche nella bocciatura di altre importanti modifiche previste dal pacchetto: continueranno a non esserci, per esempio, regole specifiche sull'uso dei nano-materiali nei prodotti alimentari.

"È molto frustrante il rifiuto del Consiglio di ascoltare le preoccupazioni dei cittadini e sostenere misure, urgenti e necessarie, per proteggere i consumatori e il benessere degli animali" dichiarano delusi il Presidente della delegazione del PE Gianni Pittella  e la relatrice per il Parlamento sulla legislazione sui nuovi alimenti Kartika Liotard.

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