La storia della satira anticlericale ha una lunga e onorevole tradizione europea. Per restare in Italia, a partire dai sonetti del Belli in giù, si pensi all'opera storica di giornali rimasti famosi, come Il becco giallo, L'Asino, Don Basilio, Il Travaso, e alle arti affilate di umoristi efficaci come per esempio Gabriele Galantara; per non dimenticare, in tempi meno lontani, l'esplosione collettiva dei tanti scatenati autori de Il Male.
Ma parlare di satira religiosa oggi è decisamente temerario e non solo quando questa satira riguarda la religione islamica. Lo sa bene chi in Italia ha subito più volte la censura semplicemente per qualche innocente battutina sul Vaticano. Tutte le religioni sono decisamente suscettibili quando si toccano i loro dogmi e tradizioni, quasi temessero realmente di esser seppelliti da una risata, e i loro anatemi non solo persistono ma addirittura si accentuano.
Eppure è soprattutto in momenti critici come questi, quando vi è chi parla perfino a livello istituzionale di reintrodurre il reato di blasfemia, che l'unico strumento vincente può essere l'ironia, quanto più possibile intelligente, sotto il segno della libertà di giudizio e d'espressione, restando nei limiti del rispetto umano reciproco e del cosiddetto buon gusto.
Per questo l'UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ha pensato di organizzare questa mostra, raccogliendo alcuni dei migliori esempi recenti e contemporanei di satira religiosa - il che vuol dire indirizzata più spesso sui religiosi che sulle religioni stesse che sono infatti obiettivi decisamente diversi. Nell'esposizione di vignette Sacrosante risate sfilano i nomi più noti dell'umorismo e della satira italiana, con un paio di puntate estere. In nome dell'autonomia del pensiero, del piacere/dovere del confronto, della sfida intellettuale, della necessità del contraddittorio, contro tutte le insofferenze liberticide e - non ultimo sotto l'egida sempre salutare del buonumore. Speriamo condiviso da tutti.
Oltre a mettere in mostra le vignette dei più famosi autori italiani e stranieri che hanno aderito all'invito di Sergio Staino, vi saranno quattro momenti di dibattito su vari argomenti, come di seguito indicato
Palazzo San Giacomo, piazza Municipio,
80133 Napoli
Telefono: +39 081 7951111
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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