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Il PE è in seduta plenaria! 10-11 aprile 2024, Bruxelles

Strasburgo, sede del parlamento europeo
immagine tratta dal sito europarl.europa.eu

In occasione della prossima seduta plenaria, i 705 deputati al Parlamento europeo si riuniranno nell’emiciclo di Bruxelles, il 10 e l’11 aprile, per affrontare questioni di grande attualità e di necessaria discussione. Sull’agenda troviamo dibattiti e votazioni finali su una moltitudine di argomenti come il nuovo Patto migrazione e asilo, riforma del mercato dell’elettricità e del gas, nuove direttive a protezione dei consumatori, l’introduzione dell’interruzione volontaria della gravidanza tra i diritti fondamentali dell’UE, attività delle forze di polizia cinese nell’Europa a seguito di operazioni congiunte autorizzate dall’Ungheria e le discussioni sullo Stato di diritto in quest’ultima e in Slovacchia.
Ma andiamo nel dettaglio su alcuni di questi temi. 
I deputati voteranno mercoledì sul Patto migrazione e asilo composto da dieci progetti di legge che aggiornano le norme UE in materia. Il Patto comprende un nuovo quadro per una politica globale in materia di asilo e migrazione basata sulla solidarietà, una ripartizione delle responsabilità e norme aggiornate sui criteri e sui meccanismi per determinare lo Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale (precedentemente note come norme di Dublino). Gli Stati membri potranno scegliere tra trasferire i richiedenti asilo nel loro territorio, versare contributi finanziari o fornire sostegno operativo e tecnico agli Stati membri sottoposti a pressioni migratorie. Tali misure saranno obbligatorie seppur flessibili.
Sempre nella giornata di mercoledì ci sarà una discussione e votazione finale sulle cosiddette "direttive sulla colazione". In particolare, le nuove norme contrasteranno le importazioni di miele adulterato da paesi terzi attraverso l'etichettatura obbligatoria e chiaramente visibile del paese di origine. Vi sarà inoltre un'etichettatura più chiara sul livello di zucchero nei succhi di frutta e sulla quantità minima di frutta nelle confetture e nelle marmellate.
Giovedì si affronterà la riforma del mercato dell'elettricità e del gas, già concordata con i governi nazionali, che mira a migliorare la stabilità, l'accessibilità economica e la sostenibilità del mercato dell'energia elettrica dell'UE. I consumatori e le piccole imprese saranno protetti meglio contro la volatilità dei prezzi mediante l'accesso obbligatorio a vari tipi di contratto e il divieto di modifiche unilaterali delle clausole contrattuali.
Nella stessa giornata si terrà la votazione finale sull’eventualità di rendere il diritto all’aborto un diritto fondamentale dell’UE. Con la revoca dei diritti alla salute sessuale e riproduttiva in diversi Stati membri, gli eurodeputati vogliono sancire il diritto all'aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell'UE. Il 4 marzo la Francia è diventata il primo Paese a sancire il diritto all’aborto nella propria Costituzione. Già nel dibattito in plenaria del 14 marzo, i deputati hanno esortato gli Stati membri a garantire l’accesso delle donne all’aborto sicuro e legale. L’assistenza sanitaria, compresa la salute sessuale e riproduttiva, rientra nelle competenze nazionali. La modifica della Carta dei diritti fondamentali dell’UE per includere l’aborto richiederebbe l’accordo unanime di tutti gli Stati membri.
Inoltre, ci saranno dibattiti sullo Stato di diritto nei due paesi del gruppo di Visegrad: continue infrazioni ungheresi spingono la discussione sulla sospensione temporanea dei diritti dello Stato membro (articolo 7 TUE) e la controversa mossa del governo slovacco di dissolvere il Procuratore speciale e di assumere il controllo diretto dei media statali.
Si prevede anche l’intervento del Re Filippo del Belgio, una votazione sulla riforma farmaceutica dell'UE e sulle norme per migliorare il trattamento delle acque reflue urbane.

Puoi seguire in diretta streaming i lavori, cliccando sul link di seguito, oppure vedere in differita le registrazioni (cliccando sul tasto "la plenaria on demand").

 
 
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