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Complesso di Santa Maria la Nova

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Complesso di Santa Maria la Nova

 

Complesso di Santa Maria La Nova
Il convento di Santa Maria La Nova fu edificato a partire dalla fine del XIII secolo quando Carlo I d’Angiò destinò alla realizzazione di un nuovo tempio francescano un’area detta “regio Albinensis” appena fuori le mura occidentali della città. Durante otto secoli di storia, trascorsi dalla fondazione ad oggi, il complesso, che nel secolo XVII divenne un centro di studi e di cultura di rilevante importanza, ha subito notevoli trasformazioni; le forme e la consistenza attuali risalgono principalmente alle trasformazioni cinquecentesche. L’intervento è finalizzato al restauro e risanamento conservativo, alla riqualificazione e all’adeguamento impiantistico per la valorizzazione di parte del complesso di pertinenza della Città Metropolitana di Napoli e al completamento del Museo del Teatro di Figura Meridionale.
Il progetto si sviluppa su due diverse aree d’intervento. La prima è localizzata nel chiostro grande, detto di San Francesco, con particolare riferimento al camminamento coperto, dove sono previsti interventi di restauro del basamento, dei paramenti con decori a stucco, dei muretti alla base del colonnato, degli elementi in piperno, dei portoni in legno e degli infissi e delle grate di ferro, oltre al restauro di un affresco opera di un ignoto napoletano e datato tra il XVI e il XVII secolo. La seconda include gli ambienti attualmente destinati al museo, posti al primo e al secondo livello seminterrato dell’edificio conventuale con affaccio sulla via del Cerriglio, unitamente al locale prospiciente al chiostro che sarà adibito a biglietteria e collegato alle scale che portano al museo sottostante mediante l’apertura di un vano e la realizzazione di una passerella aerea. Il museo nasce da un progetto volto alla salvaguardia di un eccezionale patrimonio di manufatti del teatro di figura in imminente pericolo di dispersione, che intende recuperare, ricostruire e celebrare la plurisecolare tradizione del teatro popolare risalente ai primi del Settecento attraverso l’esposizione dei beni in cinque sale tematiche.
Obiettivo complessivo della progettazione è, quindi, il restauro conservativo e la valorizzazione del chiostro al fine di tutelare il bene e di restituire il giusto decoro per recuperarlo alle funzioni socio-culturali per la città, nonché il completamento delle opere finalizzato al funzionamento del museo per adeguarlo agli attuali standard di comfort ambientale.


 

Stato dell’intervento

PROGETTAZIONE ESECUTIVA

Proprietà

Città Metropolitana di Napoli

Fruibilità

Parzialmente fruibile

Progetto di fattibilità tecnica ed economica

Città Metropolitana di Napoli

Progetto esecutivo

RTP arch. Stefano de Pertis (capogruppo), arch. Giuseppe Capuozzo, arch. Fabio Dumontet, Studio associato IA2, arch. Nicoletta Pettirossi, dott.ssa Marina Manzo

Importo finanziamento POR Campania FESR

€ 1.100.000,00

Importo speso e rendicontato POR Campania FESR

€ 21.329,08

Spesa totale sostenuta

€ 71.109,83 (aggiornamento al 15/11/2023)

 
 
 

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