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Comunicato Stampa del Consiglio del 09/04/2024

Il Consiglio ha iniziato l'esame dello schema di bilancio di previsione 2024-2026

Nella sua illustrazione dello schema di bilancio preventivo 2024-2026, Baretta ha sottolineato che, nonostante le difficoltà del percorso, i risultati raggiunti fotografano una situazione economico finanziaria sotto controllo e una relativa stabilità nella gestione dei flussi. Il biennio 2024-2025 sarà in qesto senso decisivo affinché le casse comunali siano irreversibilmente fuori pericolo, tenuto conto che a partire dal 2026 i contributi provenienti dal Patto per Napoli diminuiranno drasticamente. Per quanto riguarda i dati di bilancio si registra per il biennio 2021-2023, ha continuato Baretta, la riduzione di circa 366 milioni di disavanzo, la diminuzione di poco più di 393 milioni del debito finanziario, un attivo netto di 54 milioni, il dimezzamento del debito commerciale (da 305 a 178 milioni), e la riduzione dei tempi di pagamento, ridotti da 174 a 99 giorni al 31 dicembre 2023 e che saranno ulteriormente ridotti fino a 50 giorni nel corso dell'anno. Sul fronte della riscossione, nei primi quattro mesi, Municipia - Napoli Obiettivo Valore ha già recuperato 37 milioni confermando la possibilità realistica di realizzare l'obiettivo previsto dal Patto per Napoli di 1 miliardo in 10 anni. Per il prossimo triennio, il bilancio prevede l'impegno ad accantonare per il 2024 circa 770 milioini, da utilizzare per ridurre il debito e il disavanzo, per il rispetto di una serie di vincoli. All'interno di questo quadro, bisognerà portare avanti una strategia che, da un lato, consenta di rispettare le limitazioni e dall'altro permetta di implementare le iniziative del Comune. Sarà necessario incrementare le entrate, senza ricorrere a ulteriori tasse o tributi, salvo aggiustamenti fisiologici, ma concentrandosi su canoni patrimoniali, pubblicità, condoni, tariffe a domanda individuale, canoni concessori, passi carrai, e recuperando risorse dall'evasione. Dal lato delle uscite, il previsionale interviene sulla spesa corrente, aumentata di ca 30 milioni, sugli investimenti finanziati con risorse pubbliche, che mettono a disposizione del Comune ca 1,75 miliardi, e un Piano straordinario di investimenti, fortemente voluto dal Sindaco, accedendo a una serie di fonti di finanziamento: ca 30 milioni dalla Banca Europea Investimenti (BEI), con la quale è già stata avviata una interlocuzione; 6 milioni dal Credito Sportivo; liberando vecchi "mutui dormienti" che non essendo stati utilizzati dall'Amministrazione, ma essendo ancora attivi, possono essere reimpiegati. L'intenzione è quella di utilizzare queste risorse per intervenire su strade, case popolari e sport, in uno stretto rapporto di collaborazione tra Sindaco, Giunta e Consiglio comunale. Ci attendono due anni decisivi, ha concluso Baretta, e i risultati che raggiungeremo dipenderanno da noi.

Dopo la relazione dell'assessore Baretta sulla delibera 91 di approvazione dello schema di bilancio di previsione 2024 2026 è iniziato il dibattito consiliare. Il presidente della commissione Bilancio Walter Savarese d'Atri ha ricordato che questo è il primo anno in cui si registra il migliore risultato d'esercizio, un traguardo positivo anche per i privati che lavorano con il Comune e riescono ad essere pagati in tempi più brevi. L'auspicio è di continuare sulla strada intrapresa e di migliorare ulteriormente. È importante ricordare, per esempio, i traguardi ambiziosi raggiunti, come l'inaugurazione dell'ascensore del Monte Echia, un risultato che conferma la fiducia nella capacità dell'Amministrazione di realizzare gli impegni presi. Ha poi anticipato l'ordine del giorno a sua firma sul piano di investimenti.

Fulvio Fucito (Manfredi sindaco) ha espresso orgoglio e soddisfazione per il lavoro svolto dall’ amministrazione, la cui credibilità e affidabilità sono aumentate e rappresentano uno stimolo a fare sempre meglio grazie ad una impostazione non miope ma prospettica sul futuro della città.

Apprezzamento al lavoro svolto finora è stato espresso da Gennaro Acampora (PD), che ha chiesto all'Amministrazione di continuare nella lotta all'evasione, stringendo, per il biennio 2024-2025, un nuovo patto tra l'Amministrazione e i cittadini napoletani in grado di dare nuovo entusiasmo per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati. Bene quanto fatto per gestire i rilevanti flussi turistici che interessano la città, ha continuato Acampora, e sul trasporto pubblico. Nei prossimi mesi saranno poi finalmente terminati gli interventi di riqualificazione dei parchi pubblici. Importanti poi i nuovi progetti per lo sviluppo urbanistico, e l'impegno dell'amministrazione nella manutenzione di strade, piazze e alloggi di edilizia popolare. Su queste basi, ha concluso Acampora, stiamo gettando le basi per il futuro della città.

Salvatore Guangi (FI) ha ribadito la sua critica al bilancio , che non soddisfa le minoranze, sia sul piano delle misure tecniche, che sulle scelte pratiche effettuate. Rispetto alle cifre enunciate non si capiscono infatti i toni di entusiasmo che si registrano, quando la tassazione è al massimo e non si riesce ad affrontare adeguatamente l’evasione, la riscossione e l’alienazione del patrimonio. Pur essendoci stati risultati importanti, come le recenti assunzioni, restano delle criticità irrisolte connesse alla gestione del patrimonio o degli impianti sportivi, serve definitivamente un cambio di passo.

Giorgio Longobardi (FdI) si è detto d'accordo sul fatto che poco o niente sia cambiato rispetto allo scorso anno. Si registra uno scollamento tra quanto indicato nella relazione dell'assessore e lo stato delle strade e dell'edilizia residenziale pubblica. Pochi i miglioramenti sul fronte del debito e delle riscossioni, mentre scarse risultano le risorse per le Municipalità e la Polizia Municipale.

Troppo poco è stato fatto per le Terme di Agnano e per Mostra d'Oltremare, per Iris Savastano (FI), che ha chiesto all'Amministrazione maggiore chiarezza nel definire la strategia per queste due importanti strutture. Sul turismo, Savastano ha contestato la scelta di destinare il 70 per cento dei proventi dell'imposta di soggiorno al settore cultura e solo il 30 per cento al settore turistico, impedendo in questo modo lo sviluppo di servizi turistici di livello alto e medio-alto. Troppi poi sono i ritardi accumulati, ha concluso Savastano, per una serie di interventi fondamentali, tra cui l'illuminazione di Piazza Mercato e la riqualificazione delle principali strade di Posillipo.

Su proposta del consigliere Pepe il consiglio ha poi sospeso i suoi lavori fino alle 23.

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