(06/03/2025) Lo scorso 3 marzo abbiamo celebrato la Giornata mondiale della fauna selvatica (in inglese World Wildlife Day). Questa giornata è stata dichiarata in seguito alla 68ª sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. L'obiettivo era quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla protezione delle specie a rischio di estinzione e sulla conservazione della biodiversità. Si tratta di un promemoria per svegliare la società nei confronti della natura e delle sue problematiche. Secondo i dati pubblicati dalla Commissione europea, nel 2022, 196 Paesi si sono impegnati a lavorare per fermare la perdita di biodiversità entro il 2030 nell'ambito del Quadro globale per la biodiversità di Kunming-Montreal. Vale la pena ricordare che il risultato della conferenza delle Nazioni Unite del 2022, noto come Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework, è stato un insieme di obiettivi globali chiave per il 2030 volti a salvare il nostro pianeta. Alcuni dei più significativi sono: - ripristinare il 30% di tutti gli ecosistemi degradati (sia in terra che in mare);
- fermare l'estinzione delle specie in pericolo causata dall'uomo e garantirne il recupero e la protezione;
- diminuire i consumi a livello globale;
- ridurre il rischio dei pesticidi di almeno il 50%.
Inoltre, dobbiamo ricordare che siamo responsabili della natura, poiché abbiamo un enorme impatto sul suo funzionamento. È allarmante che un milione di specie sia a rischio di estinzione. L'attività umana ha già modificato drasticamente il 75% delle superfici terrestri, il che significa che abbiamo invaso quasi tutto il pianeta. Inoltre, più della metà del PIL mondiale dipende dalla natura, evidenziando la nostra dipendenza finanziaria da un ecosistema sano. Per saperne di più sull'importanza della natura nella nostra vita quotidiana, visitate il sito dedicato (link disponibile in fondo alla pagina). Quest'anno la Giornata mondiale della fauna selvatica è incentrata sul tema “Wildlife Conservation Finance: Investire nelle persone e nel pianeta”, che sottolinea come il finanziamento della conservazione ambientale sia un investimento non solo nel pianeta, ma anche in noi stessi, nei suoi abitanti e in tutti gli esseri viventi che condividono la nostra casa.
(a cura della volontaria Noi@Europe Ilonka Snieda)
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