L’intervento, facente parte del “Piano
di Azione Locale - Strategia di riattivazione del complesso della SS Trinità
delle Monache - ex Ospedale Militare”, realizzato in partecipazione al progetto
europeo URBACT “2nd chance
- wacking up the sleeping giants”, mira al recupero e alla
rifunzionalizzazione dell’edificio “C” e alla rigenerazione delle aree verdi, rientranti
nel complesso monumentale seicentesco.
Il piano all’interno del
quale è compreso l’intervento proposto, è un insieme integrato di interventi
proposto dall’amministrazione comunale, con Delibera di Giunta approvata nel
mese di marzo del 2019, quale base del programma di valorizzazione del bene culturale per il suo riuso sociale attraverso il protagonismo della
“comunità di eredità” locale, nell’ambito di un modello di gestione aperto ed
inclusivo ed in linea con i principi della “Convenzione quadro sul valore del
patrimonio culturale per la società” (Faro, 2005); la riattivazione del complesso
rappresenta un forte impulso alla rigenerazione urbana dei quartieri ad esso
limitrofi, in particolare dell’ambito di Montesanto e Quartieri Spagnoli, situati
all’interno del centro storico di Napoli - sito UNESCO.
Nell’edificio da rifunzionalizzare è
previsto l’insediamento di un Community hub, incubatore di cittadinanza
attiva, caratterizzato dalla presenza di attività quali una rete di botteghe
artigiane per l’economia circolare, un incubatore d’impresa sull’economia
circolare, spazi di co-working, un repair
cafè/attrezzeria/aggiusteria, un laboratorio permanente per la rigenerazione
del complesso, spazi per la condivisione creativa, artistica, spirituale e
corporea, un ristorante bio a impatto zero, strutture ricettive, residenze temporanee
low-cost, residenze artistiche e per studenti.
Lo stabile si sviluppa su tre livelli
principali fuori terra più un piano semi-interrato, con un gioco di doppie
altezze nella sezione trasversale, per una superficie totale di circa 5.300 mq.
Il giardino superiore, denominato “Parco dei Quartieri Spagnoli”, ha una
superficie di circa 6.000 mq, mentre il giardino inferiore si estende per circa
1.700 mq.
Allo stato attuale esso risulta inagibile
con evidenti segni di degrado dovuto all’azione degli agenti atmosferici e
all’assenza di manutenzione; la facciata principale esterna è in parte priva di
infissi e quelli presenti sono inadeguati; il portico al piano terra risulta
puntellato in vari punti. Sono, inoltre, da verificare le condizioni statiche.
L’intervento prevede, pertanto,
anzitutto il rilievo metrico e una diagnosi strutturale; saranno quindi
necessarie operazioni strutturali e di adeguamento alla normativa per la
sicurezza dei luoghi pubblici, la messa in sicurezza della facciata, il
risanamento di intonaci, cornici, marcapiani, cornicioni, nonché il rifacimento
dell’impermeabilizzazione di copertura dell’edificio e degli infissi, oltre a opere
interne di sistemazione dei locali.
Quanto agli esterni, deve essere messa
in sicurezza la balaustra del giardino superiore prospiciente quello inferiore
e occorre il ripristino dei collegamenti verticali, quindi, per il Parco, si
procederà alla messa in sicurezza di tutte le specie arboree in esso presenti,
alla sostituzione degli elementi di arredo ed alla manutenzione straordinaria
dei cordoli delle aiuole e dei viali.
Per tali interventi vanno espletate le
gare per l’affidamento dei servizi di progettazione e di realizzazione dei
lavori. Si dovrà, inoltre, tenere conto dei vincoli che insistono sul bene, concordando
le attività con la competente sovrintendenza, dal momento che l’edificio è
sotto tutela ai sensi del D. Lgs n. 42/04.
L’intervento, rendendo gli spazi del
complesso accessibili e funzionali in vista dell’insediamento di nuove attività,
è inteso a generare la creazione di un micro-modello di economia (e società)
sostenibile, un living lab che stimoli innovazione in relazione
all’economia circolare e della condivisione, un ambiente attrezzato e
accogliente in cui cooperazione, condivisione ed autoorganizzazione possano
creare opportunità di produzione e lavoro.
La rifunzionalizzazione della
struttura, intesa come nodo denso di percorsi pedonali, sarà anche funzionale
anche al collegamento tra la “città bassa” (Montesanto e il Centro Antico) e la “città alta” (Collina
di San Martino e corso Vittorio Emanuele), offrendo un’ampia dotazione di spazi
verdi ad un territorio denso, che manca di spazi pubblici all’aperto in cui
godere del contatto con la natura: il complesso della SS Trinità delle Monache,
con il Parco dei Quartieri Spagnoli e le sue variegate aree verdi, rappresenta
un tassello fondamentale della rete ecologica della collina di San Martino.
Clicca qui per visitare le pagine del progetto URBACT - 2nd Chance - Revitalisation of the sleeping giants
Ufficio Competente: |
Servizio Valorizzazione della Città Storica |
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CUP: |
B67E19000130006 |
Data avvio: |
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Data chiusura (presunta): |
Dicembre 2022 |
Importo lavori: |
€ 6.000.000,00 |
Spesa sostenuta: |
€ 0,00 |
Programma: |
Contratto Istituzionale di Sviluppo per il Centro Storico di Napoli |
Fonte finanziaria: |
Fondo Sviluppo e Coesione 2014 - 2020 (risorse nazionali) |
Finanziatore: |
Presidenza del Consiglio dei Ministri |
Stato: |
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