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A Giuseppe Garibaldi

lapide a commemorazione di Giuseppe Garibaldi il cui testo recita:"a Giuseppe Garibaldi. Il popolo"
lapide commemorativa
 
quadro raffigurante Giuseppe Garibaldi
Giuseppe Garibaldi, olio su tela, XIX sec. - Palazzo San Giacomo, II piano

Il 2 giugno 1882, a Caprera, moriva Giuseppe Garibaldi. L'Amministrazione cittadina, appresa la notizia, volle apporre su una parete dell'androne del palazzo di Città una targa a ricordo dell'Eroe dei due mondi.
 
Poco più di quattro mesi prima il generale, ormai vecchio e sofferente, aveva compiuto la sua ultima visita in città, tappa di avvicinamento verso Palermo dove aveva accettato di recarsi per partecipare alle manifestazioni del sesto centenario dei Vespri Siciliani.

A Napoli la notizia dell'arrivo dell'eroe si sparse immediatamente e una grande folla di imbarcazioni fece rotta verso le acque di Posillipo da dove Garibaldi, sbarcato dal piroscafo l'Esploratore e calato con il suo lettino-carrozzella su di una zattera, venne portato all'approdo della vicina villa di proprietà del colonnello Fitzroy Donald Mac Lean.

 
antica fotografia di villa sulla costa di Posillipo
Villa Rocca Matilde, palazzina a mare, 1870 circa

Lì ebbe la visita del Sindaco, conte Girolamo Giusso, che gli porse il saluto della città; quella città che dimostrò di saper rispettare la sofferenza dell'illustre ospite obbedendo all'esortazione dello stesso Sindaco affinché fossero contenuti la curiosità e il desiderio di vedere l'eroe.

Il 19 marzo, suo giorno onomastico, il generale, anche se afflitto dalle sofferenze, volle ricevere l'omaggio dei suoi ex commilitoni che erano accorsi a salutarlo e per ciascuno di essi ebbe parole di ricordo e di ringraziamento.
 
Intanto, in quel particolare giorno, nello specchio di mare antistante la villa si era affollato ogni tipo di imbarcazione carica di persone accorse per inviare all'illustre infermo un affettuoso saluto e un sincero augurio.

Cinque giorni dopo Garibaldi lasciò la città per proseguire il suo viaggio verso la Sicilia e verso il suo destino ormai compiuto.

 
sciabola ottocentesca con fodero in metallo
Sciabola appartenuta a Garibaldi e donata alla città - Castel Nuovo, Servizio Patrimonio Artistico e Museale

Il Servizio Patrimonio Artistico Museale conserva una sciabola che sembrerebbe essere appartenuta al generale e da questi donata alla città.

L'arma è un modello di ordinanza largamente in uso durante il XIX secolo, con una lama che, dalla guardia alla punta, misura 86 cm.

La semplice fattura della sciabola, se questa fosse davvero appartenuta a Garibaldi, rispecchierebbe i sobri ed essenziali gusti del generale che avversava il lusso e l'effimero.

 
 
 

Bernardo Leonardi

 
 

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