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Sul futuro dell'area ex NATO - Consulta il 17 dicembre 2013 ore 15.30 Antisala dei Baroni

L'Amministrazione, impegnata a favorire processi decisionali inclusivi sui temi di interesse particolare, coinvolge le associazioni e la cittadinanza interessata a produrre contributi, suggerimenti e progetti sul futuro dell'ex area NATO di Bagnoli. Il documento che segue è di orientamento ai partecipanti alla Consulta del 17 dicembre, convocata alle ore 15.30 presso l'Antisala dei Baroni, per ascoltare proposte e indicazioni tesi alla valorizzazione  e utilizzo, quale grande attrezzatura sociale, dell'area dell'ex NATO di Bagnoli. La partecipazione è aperta anche ai non iscritti.
 
Il rilascio da parte della NATO dell'area occupata per 60 anni è un grande fatto storico che vede il Comune di Napoli impegnato in prima persona affinché questa struttura sia davvero e effettivamente riaperta alla città, in particolare agli abitanti di Bagnoli. Per garantire tale scelta strategica il Comune di Napoli e la Fondazione Banco di Napoli per l'Assistenza all'Infanzia, proprietaria dell'area ex NATO, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per valorizzare, in coerenza con le norme del piano regolatore, il Complesso Ciano, il cui reddito ha garantito finora alla Fondazione di svolgere la sua missione di assistenza ai bambini disagiati e per consentire alla città di vivere finalmente i luoghi restituiti attraverso manifestazioni, eventi culturali, eventi sportivi, etc, sia per rendere l'area un polo attrattivo per l'intera cittadinanza ed in particolare per quella residente nel quartiere di Bagnoli.
 
Il protocollo individua, per i successivi accordi tra le parti, l'"accordo fra pubbliche amministrazioni", di cui all'art. 15 della legge 241/1990, quale strumento convenzionale più idoneo per il perseguimento dell'interesse pubblico. Il Comune e la Fondazione hanno concordato che nelle more della redazione e approvazione del Piano urbanistico attuativo sulle aree del Collegio, si potrà da subito prevedere la realizzazione sui terreni della Collina di San Laise di orti urbani e didattici, di progetti di valorizzazione naturalistica e quant'altro compatibile con la destinazione agricola dell'area. Partecipando alla manifestazione d'interesse del gennaio di quest'anno promossa dalla Fondazione Il Comune ha proposto: "L'accordo verrebbe ad inserirsi in un più ampio progetto pilota che l'Amministrazione comunale intende promuovere comprendendo anche la collina di San Laise, incentrato sui temi della sostenibilità, del rispetto dell'ambiente, del miglioramento della qualità della vita e che aspira alla valorizzazione colturale e ambientale delle aree agricole presenti sulla collina di San Laise, in gran parte attualmente incolte, attraverso l'affidamento ai cittadini associati in forme cooperative, di concerto con le istituzioni scolastiche e universitarie, attuando un sistema di orti urbani collegati con attività di educazione e sperimentazione ambientale, iniziative  culturali e per il tempo libero, per la ricettività giovanile".
 
L'impegno assunto dai sottoscrittori prevede l'individuazione di un percorso finalizzato allo sviluppo e all'affermazione delle potenzialità economiche ed imprenditoriali del complesso, attraverso ipotesi di utilizzo dello stesso legate ai valori strategici della sua ubicazione in seno al territorio cittadino e compatibili con le destinazioni previste dal PRG, prevedendo:
 
- la valorizzazione del complesso immobiliare dell'ex Collegio Ciano, secondo le previsioni del PRG;
il convenzionamento, mediante accordi pubblico-pubblico, per l'utilizzo delle aree e dei fabbricati esistenti nel Complesso. In grado di garantire in tempi brevi la messa a reddito del complesso in continuità, per potere fare fronte alla pressante richiesta di assistenza in favore dei minori assistiti residenti nel territorio della Regione Campania. Nel medesimo protocollo si prevede la predisposizione di un Masterplan nel quale indicare, in linea di massima, la complessiva utilizzazione delle aree e dei fabbricati esistenti, che tenga conto delle proposte già pervenute alla Fondazione a seguito della manifestazione d'interesse coerenti con le utilizzazioni previste con il comma 7 dell'art. 30 della Variante alla Zona Occidentale del PRG. Ed inoltre si garantisce che nei contratti a farsi vi sarà un "reddito sociale" attraverso l'apertura al quartiere delle diverse attrezzature già esistenti, con particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione, che potranno godere di accessi gratuiti alle diverse attività che si svolgeranno nelle strutture. L'impegno del Comune e della Fondazione è finalizzato a far divenire il Complesso dell'ex Collegio Ciano una grande attrezzatura di carattere sociale al servizio del quartiere, prevedendo:

* l'utilizzo della grande piazza per concerti e attività dedicate ai giovani;
* l'utilizzo delle attrezzature per garantire una forte presenza giovanile, finalizzata ad attività formative, ed alla fruizione degli spazi attrezzati, come, ad esempio, impianti sportivi, biblioteche, laboratori per attività artigianali, attività teatrali, etc., secondo modalità da concordare con la Fondazione;

* la realizzazione di uno studentato internazionale e/o ostello giovanile;
* l'utilizzo delle attrezzature sportive ivi presenti con la previsione di un'offerta sociale per i giovani del quartiere e dei meno abbienti, in particolare di quelli già assistiti dalla Fondazione;
* l'uso di parte degli edifici esistenti per l'assistenza diretta, attraverso l'assegnazione ad associazioni che hanno gli stessi scopi sociali della Fondazione ovvero già assistite dalla stessa;
* l'utilizzo, in conformità con le previsioni del PRG, di parte degli edifici esistenti a sede della Giunta regionale e dei suoi uffici;
* l'allocazione di eventuali attività scolastiche pubbliche all'interno del Complesso, anche per ridurre i costi dei fitti passivi dell'Amministrazione comunale.


Assessorato all'urbanistica e ai beni comuni
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