Nel corso della seduta del Consiglio Comunale, presieduta da Enza Amato, il dibattito ai sensi dell’art. 37 del regolamento si è focalizzato sull’ordinanza dirigenziale n. 2079, che limita la circolazione di alcune categorie di autoveicoli per motivi ambientali. La questione ha suscitato un confronto articolato sulle ricadute sociali, economiche e ambientali del provvedimento. Gennaro Acampora (Partito Democratico) è intervenuto sul provvedimento che vieta il transito alle auto diesel dal lunedì al venerdì, fino alle 18.30, ricordando che la misura è stata imposta al Comune dalla Regione come sanzione per lo sforamento dei limiti di legge, proponendo di rimodulare zone di divieto e fasce orarie, in modo da non creare eccessivi disagi ai cittadini. Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) ha condiviso il ragionamento sull’ordinanza che limita il transito delle auto e ha ricordato l’ordine del giorno approvato dall’Aula diversi mesi fa che proponeva l’istituzione delle domeniche ecologiche, una misura che avrebbe potuto evitare lo sforamento dei limiti di legge in materia di inquinamento. Occorre pensare a dei correttivi per tutelare i cittadini che non hanno la possibilità di cambiare l’auto. Vanno poi intensificati i controlli per evitare il carico e scarico fuori orario dei supermercati che causa il blocco del traffico in strade centrali. Per Iris Savastano (Forza Italia) l’ ordinanza dirigenziale n. 2079 è un provvedimento definito inappropriato, per ragioni formali che lo rendono potenzialmente illegittimo per carenza di istruttoria e di motivazione. È inoltre un documento che ha importanti ricadute sociali, perché colpisce in modo indiscriminato i cittadini, e in particolare quelle fasce più fragili economicamente, impossibilitate ad acquistare un veicolo più moderno senza l’offerta di misure alternative, né un confronto con il Consiglio comunale. Ha chiesto perciò la revoca in autotutela dell’ordinanza da parte dell’Amministrazione, rispetto alla quale il suo gruppo manifesta pieno disaccordo. Per Massimo Cilenti (Napoli Libera) l’ordinanza sul divieto di circolazione crea problemi soprattutto a quanti abitano in zone periferiche o non ben servite dai mezzi pubblici. Gennaro Esposito (Misto) ha criticato che nell’ordinanza sul divieto di circolazione delle auto manchi un riferimento all’inquinamento provocato dalle navi in porto e dall’aumento del numero voli. Aiuterebbe meglio a definire le contromisure, poi, il dato disaggregato per municipalità delle malattie oncologiche, fornito dalla Asl Napoli 1 in modo complessivo. Infine vanno adottate misure adeguate per evitare il caos nelle strade del centro antico in questi giorni che precedono il Natale. Toti Lange (Misto) ha ricordato le gravi difficoltà economiche che impediscono a molti cittadini di cambiare le proprie auto e non subire le limitazioni dei divieti di circolazione. Quindi anche se siamo di fronte ad un atto dovuto, occorre fare un ragionamento sul piano che il Comune deve adottare per contenere l’inquinamento, guardando in modo più ampio a tutte le fonti di emissioni nocive e in modo da non gravare soltanto sulle fasce più vulnerabili della popolazione. Per Luigi Carbone (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) l’ordinanza che limita la circolazione delle auto viene definita un atto dovuto perché null’altro è stato fatto prima. Sono pochi coloro che possono permettersi di cambiare l’auto e di prenderla elettrica. Manca un piano traffico che preveda misure come corsie preferenziali controllate, Ztl e domeniche ecologiche, con il risultato che vengono colpite le fasce più disagiate. Gennaro Rispoli (Napoli Libera) si è detto convinto che solo incidendo sugli stili di vita delle persone si potranno evitare le ricadute negative sull’ambiente legate all’utilizzo delle auto. Sergio D’Angelo ( Napoli solidale Europa verde Difendi la città) ha evidenziato l’importanza, sui temi ambientali, di trovare soluzioni che tengano conto anche della dimensione sociale. La questione che ha generato l’ordinanza tanto discussa oggi andrebbe affrontata con uno sguardo più lungo, e valutare concretamente la realizzazione di un Piano Traffico, puntando a soluzioni su scala metropolitana. Sono inoltre necessari interventi sulle grandi infrastrutture, sul porto ad esempio, e bisogna puntare alla pianificazione di questi interventi nel medio periodo, contando anche sul supporto dei tanti consiglieri comunali appena eletti in Regione.