

Le Aree d'interesse e le attività del Gruppo Pionieri.

Ciascun Gruppo Pionieri, sulla base del proprio progetto associativo,esercita un'azione chiara e incisiva sul territorio, costituita dalle attività legate all'Area Servizio nella Comunità.
Esse hanno l'obiettivo di provocare un ambiamento positivo del contesto di partenza e consentono di agire nei confronti delle fasce vulnerabili della società, prendendo le mosse da un'analisi delle loro necessità sociali.
Come afferma la Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa, "la vulnerabilità è un concetto dinamico e relativo, in stretta relazione con la capacità di un individuo o di una comunità di far fronte in un determinato momento a particolari minacce.
La vulnerabilità può essere associata ad certi elementi specifici della povertà, ma è anche propria di individui isolati, in situazioni di insicurezza ed indifesi da rischi, da shock e stress".
Inoltre, "la prevenzione e la riduzione della vulnerabilità, ed il potenziamento delle capacità richiedono una profonda conoscenza e comprensione della realtà locale; solo questa conoscenza permette di concepire programmi adeguati e rispondenti in maniera precisa ai problemi".
Il Gruppo Pionieri, pertanto, progetta il suo intervento a sostegno dei giovani, rispondendo ai loro bisogni, prestando adeguato supporto, educando ed intervenendo anche nei casi di emergenza.
La presenza del Gruppo, che analizza le necessità del territorio e le proprie potenzialità e progetta il conseguente intervento, diventa così segnale visibile dell'attenzione che la Croce Rossa Italiana ha nei confronti di questo target.
La metodologia della peer education permette, inoltre, di svolgere con successo le attività ordinarie tipiche per il Pioniere, ma emergenziali per il destinatario dell'azione, ove tali situazioni non sono considerate unicamente quelle caratterizzate da eventi catastrofici.
Dal punto di vista infantile, infatti, anche il semplice ricovero ospedaliero ha risvolti traumatici, con il conseguente mutamento delle relazioni interpersonali.
Per aiutare un bambino a recuperare la sua quotidianità e la normalità non è sufficiente curarne il corpo, le lesioni o i danni fisici, non basta provvedere ai suoi bisogni primari, ma è necessario sorridergli e soprattutto parlargli.
A tal fine è fondamentale associarsi ad un equipe specializzata i cui membri sappiano ispirargli fiducia.
Una situazione di emergenza vissuta dal bambino causa la perdita:
- dei punti di riferimento (edifici e persone) e delle routine quotidiane;
- del concetto di "famiglia onnipotente", ovvero della garanzia di sicurezza da parte degli adulti.
Tutto ciò porta al verificarsi di condotte reattive diversificate post-traumatiche e problematiche di adattamento per la nuova situazione.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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