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Burka!

copertina dell'invito alla presentazione del libro Burka!

24 tavole a fumetti di Simona Bassano di Tufillo accompagnate dalla mia vita a Kabul di Jamila Mujahed

Il Palazzo del Consiglio comunale apre le sue porte per unirsi al messaggio che tutto il mondo proclama in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. Domenica 25 novembre, nella sala multimediale di via Verdi alle ore 11, è stato organizzato l'incontro con Jamila Mujahed la giornalista afgana presidente di The Voice of Afghan Women's Association and Radio (organizzazione non governativa di donne professioniste in ambito di mass media) che giunge a Napoli, direttamente da Kabul, in occasione della presentazione del libro BURKA! disegnato da Simona di Tufillo, in arte Sbadituf, e accompagnato dalla testimonianza autobiografica di Jamila "La mia vita a Kabul". Il libro è edito da Donzelli e patrocinato da Amnesty International.

La Presidenza del Consiglio comunale e l'Assessorato alle pari opportunità, in collaborazione con Amnesty International, promuovono l'incontro e la mostra delle 24 tavole a fumetti contenute nel libro e disegnate dall'artista napoletana Sbadituf. L'esposizione nella sala multimediale resterà fino al 9 dicembre (ingresso gratuito dalle ore 9 alle ore 19).

Saranno presenti, oltre alle autrici, Leonardo Impegno, Presidente del Consiglio comunale di Napoli, Valeria Valente, Assessore alle pari opportunità e Riccardo Noury, Direttore nazionale della comunicazione di Amnesty International. L'incontro sarà moderato dalla giornalista Giuliana Caso.

La città di Napoli accoglie per la prima volta Jamila che nel 2001, dopo 5 anni di assenza assoluta delle donne dal sistema dei media, annunciò dai microfoni di Radio Kabul la caduta dei Talebani (la radio era l'unico media sopravvissuto al governo talebano, che aveva distrutto la tv in quanto colpevole di veicolare immagini e film). L'impegno di Jamila è tutto rivolto a sensibilizzare le donne del suo paese attraverso la rivista di cui è editrice, "Malalai", e tramite la prima stazione radio interamente dedicata alle donne, The Voice of Afghan Women's Radio, di cui è direttrice ed ideatrice. Ogni giorno, per la sua attività rischia la vita e riceve continuamente minacce di morte dai fondamentalisti.

Jamila resterà in Italia fino al 30 novembre per incontrare le massime cariche istituzionali della nostra città e per ulteriori appuntamenti nella capitale.

 
 
 
vignetta con un bambino al centro di un gruppo di donne col burka che, con sguardo interrogativo, chiede chi sia la sua mamma
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