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il "Tesoro di San Gennaro"

maggio dei monumenti 2008: prosegue la mostra dei gioielli piu' preziosi del mondo

busto di S. Gennaro, è visibile il testo "mostra del tesoro di San Gennaro"

 
Prosegue per Maggio dei monumenti la mostra dei "gioielli più preziosi del mondo" appartenenti al Tesoro di San Gennaro che si sta tenendo a Napoli presso il Museo del Tesoro di San Gennaro in via Duomo 149.

La mostra dei record ammirata da oltre centomila visitatori, dalle più alte cariche istituzionali mondiali come la regina del Belgio, Paola di Liegi e il macedone Srgjan Kerim, Presidente dell'Assemblea Generale dell'Onu, che ha catalizzato l'attenzione delle più rilevanti personalità della cultura e dei mass media internazionali e che ha decine di migliaia di prenotazioni provenienti da tutto il mondo, prosegue dunque anche durante l'edizione 2008 di Maggio dei Monumenti.

Restaurato e restituito al suo originale splendore l'altare maggiore della Cappella di San Gennaro in tempo per l'edizione 2008 di Maggio dei Monumenti a Napoli.
Torna in esposizione, completamente restaurato, il tronetto del 1305 in oro e argento donato da re Carlo d'Angio', autentico gioielli gotico, che da sette secoli è portato in processione con le teche del sangue di San Gennaro e alla cui cima splende uno degli smeraldi più grandi al mondo. Si andranno ad aggiungere all'esposizione anche sei antichissime e preziosissime opere (1400-1700) provenienti dall'Archivio storico del Banco di Napoli che documentano la storia dei rapporti tra la Deputazione di San Gennaro e gli artisti che hanno realizzato i capolavori appartenenti al Tesoro di San Gennaro.

Saranno esposti completamente restaurati, a partire dal 25 aprile, anche lo storico busto d' oro e d'argento di San Gennaro tempestato di pietre preziose e il reliquario del sangue anch'esso d'oro e d'argento con alla cima uno degli smeraldi più grandi del mondo, entrambi di manifattura provenzale e donati nel 1305 da re Carlo d'Angiò.
Il busto del Santo Patrono, dopo la cerimonia del prodigio del sangue di sabato 3 maggio, rimarrà in esposizione sull'altare maggiore della Cappella di San Gennaro, mentre il tronetto, che da sette secoli viene portato in processione con le teche contenenti il sangue di San Gennaro, tornerà nel museo del Tesoro di San Gennaro.
 
L'allestimento della mostra nelle nuove sale, oltre a esporre i leggendari gioielli: le quindici straordinarie meraviglie del Tesoro dedicato al Santo protettore di Napoli (a detta degli esperti una delle collezioni più ricche del mondo assieme alla Corona d'Inghilterra e al Tesoro dello zar di Russia) è un vero e proprio viaggio nel tempo tra le bellezze e le radici di Napoli, tra i vicoli e i colori dei mercati, tra i volti degli emigranti e quelli del popolo in attesa del miracolo, tra la processioni di New York e quella di Napoli, con sonorizzazioni, immagini, voci, emozioni, che si rincorrono tra le sale dove emergono dal buio solo le luci splendenti dei gioielli più preziosi del mondo.

 
 
La Mitra di argento dorato del 1713, con oltre 3700 rubini, smeraldi e brillanti commissionata dalla Deputazione del Tesoro di San Gennaro, dall'argentiere Matteo Treglia. Destinata ad ornare il busto reliquario del Santo che fu eseguito in epoca angioina. Il valore dell'opera fu valutato in ventimila ducati raccolti attraverso sottoscrizioni e donativi che coinvolsero il popolo, il clero, gli artigiani, i nobili ed anche all'imperatore
 
Il calice d'oro tempestato di rubini, smeraldi e brillanti del 1761 e opera di Michele Lofrano. Dono di Ferdinando di Borbone, giovane sovrano di appena 10 anni. Questo calice doveva rappresentare il suo formale gesto di devozione

La collana di San Gennaro è probabilmente il gioiello più prezioso esistente al mondo. Iniziata nel 1679 e dono dei Borbone, con ben tredici grosse maglie in oro massiccio al quale sono appese croci tempestate di zaffiri e smeraldi. L'aspetto attuale della collana è quello di un grande assemblaggio di gioielli di diversa fattura è datazione e di provenienze illustri. Una croce donata 1734 a Carlo di Borbone. Una croce offerta di Sassonia. Una ciappa in tre pezzi con diamanti e smeraldi. Una croce di diamati e zaffiri del 1775 donata da Maria Carolina d'Austria. Una spina a forma di mezza luna del 1799 donata dalla Duchessa di Casacalenda. Una croce di diamanti e smeraldi donata da Guiseppe Bonaparte. Una croce e una spilla in diamanti e crisoliti offerte da Vittorio Emanuele II di Savoia, ed altre oggetti ancora

Il manto di San Gennaro letteralmente coperto di pietre preziose e di smalti raffiguranti le insegne araldiche del casato
 
Le spalliere di argento dorato con rubini, smeraldi, brillanti, pietre preziose e smalti

Il calice in oro massiccio dono del papa Pio IX
 
La pisside (calice con coperchio per conservare le ostie) in argento dorato, opera del famoso orafo di Torre del Greco, Domenico Ascione e che, proprio perché proveniente dalla patria stessa del corallo lavorato, è costellata di cammei e di decorazioni in malachite
La Mitra di argento dorato
Il calice d'oro
La collana di San Gennaro
 

Questi sono solo alcuni degli straordinari capolavori che i sovrani hanno donato al Santo Patrono di Napoli e che sono esposti nel Museo del Tesoro di San Gennaro per la Mostra "I gioielli più preziosi del mondo"

 

Museo del Tesoro di S. Gennaro
via Duomo 149 cap 80132. Napoli
tel. 081294980
fax: 081294980
www.museosangennaro.com
info@museosangennaro.com

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