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Dalla UE multa record di 1.8 miliardi di € ad Apple per l'abuso della sua posizione sul mercato dello streaming musicale

foto con immagine del logo apple e titolo la commissione multa apple per 1.8 miliardi

(04/03/24) - La Commissione Europea ha multato Apple per 1,8 miliardi di euro a seguito di un prolungato ed ingiusto abuso della sua posizione sul mercato dello streaming musicale. La denuncia parte da Spotify, che segnala che Apple blocca agli sviluppatori di app di streaming musicale di poter informare gli utenti iOS a proposito di servizi alternativi più economici, azione che prende il nome di anti-steering provisions, illegale secondo le norme antitrust dell’UE. Questa manovra di manipolazione messa in atto da Apple prevede diversi divieti per gli sviluppatori di app come Spotify e Amazon music, quali:
- divieto di informare gli utenti iOS sui prezzi degli abbonamenti disponibili su internet;
- divieto di informare sulle differenze di prezzo tra acquisti in-app venduti da Apple e quelli disponibili su altre piattaforme;
- divieto di includere link nelle app che reindirizzino gli utenti iOS al sito dello sviluppatore, in cui possono essere acquistati abbonamenti a prezzi differenti rispetto a quelli offerti in-app.

Dunque, la decisione della Commissione è che le anti-steering provisions siano assolutamente in contrasto con l’articolo 102(a) del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea in quanto non necessarie e non proporzionali alla necessità di protezione degli interessi commerciali di Apple ma, anzi, si riversano negativamente sugli utenti iOS a cui viene impedito di prendere decisioni informate ed efficienti su come e quale abbonamento di streaming acquistare.

Proprio per queste motivazioni è stata imposta ad Apple una multa di 1,8 miliardi di euro secondo le Linee Guida del 2006 sulle sanzioni, la durata e la gravità dell’infrazione, il fatturato totale di Apple e la sua capitalizzazione del mercato.

Una somma così elevata è, agli occhi della Commissione, assolutamente necessaria in quanto una parte estremamente significativa del danno causato consiste in danni non monetari, impossibili da calcolare anche basandosi sulle Linee Guida del 2006. Era dunque necessario creare un precedente oltre che un deterrente.
(articolo a cura della tirocinante Giorgia Zilio)

 
 
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