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Patto tra Comune, associazioni e fondazioni per riaprire il Cimitero delle Fontanelle

Presentati questa mattina gli interventi fondamentali che porteranno alla riapertura del Cimitero delle Fontanelle

All’iniziativa, moderata dalla giornalista Conchita Sannino, hanno preso parte il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, l’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia, Mario Donatiello e Susy Galeone della cooperativa La Paranza, il presidente della Fondazione di comunità San Gennaro Pasquale Calemme e, in collegamento, il direttore generale della Fondazione "Con il Sud" Marco Imperiale e il presidente di "Altra Napoli" onlus Ernesto Albanese, in rappresentanza di enti e associazioni che si sono rese parte attiva del recupero dell’antica cava di tufo del rione Sanità, per secoli utilizzata come ossario.

L’amministrazione comunale ha scelto la formula del partenariato pubblico-privato, affidando, attraverso un bando pubblico, la gestione alla cooperativa La Paranza che già si occupa delle Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso.

La riapertura dovrebbe avvenire per l’inizio del prossimo anno. Nell’intera area sono previsti anche altri interventi di riqualificazione che riguarderanno il sagrato della parrocchia di Santa Maria del Carmine alle Fontanelle, l’accesso al cimitero e le piazze, secondo il progetto firmato dal gruppo di lavoro di Renzo Piano.
Abbiamo avviato un percorso per restituire alla fruizione un luogo di grande valore, chiuso da anni. C’erano problemi di dissesto e di sicurezza. Abbiamo seguito una strada innovativa –ha spiegato il sindaco Manfredi–  con investimenti fatti in parte dal Comune e in parte da privati e da fondazioni. Questo consentirà la valorizzazione del sito, la creazione di lavoro e una fruizione qualificata da parte dei turisti.
Il biglietto d’ingresso, il cui costo massimo sarà di 10 euro, consentirà di coprire i costi di gestione, di manutenzione e di sicurezza. Garantiremo ad anziani e bambini la possibilità di visitarlo gratuitamente e lo stesso vale per i residenti della III Municipalità, nel rispetto della vocazione di luogo di culto che ha il cimitero”.

Sono qui per metterci la faccia accanto a questi ragazzi che si impegnano per un’opportunità, per un’alternativa positiva di vita –ha affermato monsignor Battaglia–. In questo luogo abitato da morti dimenticati, da oggi comincia ad abitare la speranza. È la speranza di tutta la comunità, piena di vita, che vuole accendere scintille di riscatto. Anche in questo territorio si deve generare vita, costruire speranza e lavoro”.

La Paranza sarà il gestore del cimitero, ma la nostra –ha tenuto a sottolineare Susy Galeoneè una proposta di comunità perché porterà avanti questa attività insieme a tutte le associazioni del territorio, che da anni si occupano di valorizzazione e di riscatto. Ci teniamo non solo a rendere accessibile il cimitero, ma anche a garantire il culto all’interno di questo luogo, in sinergia con la Chiesa locale, perché fa parte dell’eredità culturale partenopea”.
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