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Nel Museo Caruso che aprirà i battenti a Napoli anche suoi atti di nascita e morte. Collaborazione tra Comune e Museo per 150 anni nascita tenore

Tra i tanti cimeli che saranno esposti al Museo Caruso che aprirà i battenti fra qualche mese ci saranno anche gli atti di nascita e di morte del tenore. I documenti sono stati custoditi fino ad oggi nell'archivio del Comune e la possibilità di esporli nel Museo, attraverso un prestito, è frutto della collaborazione tra Amministrazione comunale e il Museo.

 L'accordo è stato sancito in occasione di una lezione-concerto in onore di Caruso per celebrare i 150 anni dalla nascita nelle sale del Museo MeMus del Teatro San Carlo con il Sindaco Gaetano Manfredi, Luciano Pituello e Ugo Piovano, il direttore di Palazzo Reale, Mario Epifani e la curatrice del Museo Caruso, Laura Valente.

"Il Museo Caruso è atteso da tanti anni - ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi - è un grande riconoscimento a un artista straordinario che ha rappresentato l'Italia nel mondo ed è stato un grande ponte tra l'Italia e gli Stati Uniti e finalmente nella sua città, che ha tanto amato, ha quel grande riconoscimento e quella grande rappresentazione della sua storia e della sua arte. Ringrazio il Ministro Sangiuliano che sta fortemente sostenendo e spingendo questo progetto per il quale metteremo a disposizione tutta la documentazione in nostro possesso da aggiungere ai tanti cimeli e ai tanti documenti che verranno raccolti".

Il Museo Caruso sarà il primo museo nazionale dedicato a uno dei più grandi tenori di tutti i tempi. Un unico grande spazio, la monumentale Sala Dorica, accoglierà non una semplice esposizione di cimeli ma una vera e propria stanza delle meraviglie con animazioni in 3D e piattaforme multimediali, postazioni e installazioni musicali e cinematografiche, un caleidoscopio di effetti rivolto a un pubblico eterogeneo che coinvolgerà gli appassionati, gli addetti ai lavori e i visitatori da tutto il mondo. Fondamentale la sinergia con un donatore speciale, Luciano Pituello, che con la sua associazione Museo Enrico Caruso-Centro Studi Carusiani di Milano, ha dedicato tutta la sua vita a collezionare cimeli e incisioni originali e che ha deciso di donare la maggior parte dei rari materiali di proprietà del Museo come atto di generosa condivisione di un progetto definitivo sul grande tenore.

Nel corso della manifestazione gli studenti del liceo musicale Boccioni-Palizzi di Napoli si sono esibiti in un repertorio frutto dello studio che hanno condotto in occasione delle celebrazioni in onore del grande tenore. La lezione concerto è stata anche l'occasione per ascoltare su grammofoni storici d'epoca la voce di Caruso da dischi originali.
 
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