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Chiesa di San Pietro martire

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Chiesa di San Pietro martire

 

Chiesa di San Pietro martire
La fondazione della chiesa fu voluta dal Carlo II d’Angiò che donò il sito in prossimità del mare ai frati domenicani richiedendo l’edificazione di una chiesa in onore di “San Pietro Martire da Verona”. Dalla sua edificazione nel 1301 l’edificio gotico ha subito varie vicissitudini, incluse rovinose tempeste, maremoti e terremoti che portarono nel corso del 1500 ad una completa ricostruzione della chiesa che ne modificò consistentemente il carattere dotandola di strutture caratterizzate da sette arcate per lato con doppio ordine di piperno. A seguito degli ingenti danni subiti nel corso della seconda guerra mondiale, furono eseguite diverse opere di restauro, tra le quali quelle eseguite dal Genio Civile nel 1953 che riportarono alla luce le campate rinascimentali in piperno attualmente visibili.
Il progetto di valorizzazione, riqualificazione e adeguamento funzionale della chiesa di San Pietro Martire ha riguardato la chiesa e alcuni locali di pertinenza della stessa, nonché il restauro delle preziose opere d’arte in essa contenute. Per quanto attiene agli esterni si è provveduto al restauro della facciata con tecniche tradizionali e al restauro e al consolidamento del portale marmoreo. Un importante intervento ha riguardato la copertura che è stata oggetto di sostituzione dell’orditura secondaria e di restauro delle capriate esistenti, con risistemazione degli appoggi sulle murature perimetrali e posa in opera di manto di tegole. Anche il campanile è stato interessato da un intervento di consolidamento mediante lo smontaggio delle catene esistenti ormai degradate e montaggio di 4 nuove catene in acciaio.
All’interno della chiesa si è effettuato un recupero della tinteggiatura originaria con parziali rifacimenti localizzati di intonaco e si sono demolite delle superfetazioni nei locali della sagrestia e del “conventino” posti alle spalle della navata, riconfigurando le originarie aperture, tra cui una singolare finestra trilobata. Il restauro ha, inoltre, riguardato dipinti su tavola, su tela, sculture lignee, dipinti su rame, arredi lignei e pregevoli opere in marmo tra monumenti funebri, epigrafi ed elementi decorativi. L’intervento è stato completato con gli impianti e con l’istallazione di un sistema domotico di illuminazione la cui attenta programmazione consente oltre al necessario risparmio energetico anche la valorizzazione dell’intero spazio monumentale e delle singole opere contenute nelle cappelle. Tale programmazione è pensata non solo per sottolineare il valore storico e artistico ma anche per valorizzare e favorire le diverse attività che vengono svolte durante il corso della giornata o in occasione delle diverse attività religiose, di accoglienza ed integrazione sociale gestite dalla Comunità di Sant’Egidio affidataria degli spazi in questione.


 

Stato dell’intervento

CONCLUSO

Proprietà

Fondo Edifici di Culto

Fruibilità

Fruibile - Convenzione d’uso da stipulare

Progetto definitivo

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli

Progetto esecutivo ed esecuzione dei lavori

RTI Izzo Mario costruzioni s.r.l. (capogruppo) - AR Arte e Restauro s.r.l.

Direzione dei lavori

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli

Fornitura e installazione dei corpi illuminanti

Ortolomo Elettricità Generale s.r.l., subappalto: Santarpia Gaetano S.r.l.

Collaudo

Comune di Napoli – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli

Importo iniziale finanziamento POR Campania FESR

€ 2.000.000,00

Importo finanziamento al netto del ribasso gara lavori

€ 1.453.405,27

Importo speso e rendicontato POR Campania FESR

€ 1.152.985,55
(di cui € 1.151.721,67 sul POR FESR 2014/2020 e € 1.263,88 sul POR FESR 2007/2013)

Altro finanziamento

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