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Complesso Santa Maria maggiore - Cappella pontaniana

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Complesso Santa Maria maggiore - Cappella pontaniana

 

Chiesa di Santa Maria Maggiore – Cappella Pontaniana
La chiesa di Santa Maria Maggiore detta la Pietrasanta sorse nel VI secolo come basilica paleocristiana su una struttura di epoca romana ed era costituita da tre navate, di cui la principale sostenuta da diciotto colonne, tutte differenti tra loro e sormontate da altrettanti capitelli, probabilmente, di epoca greca appartenuti a vari Templi della città. Durante il terremoto del 1456 la Basilica Pomponiana fu gravemente danneggiata. Nel 1653 la Chiesa, ormai in rovina, fu abbattuta e fu intrapresa la costruzione della nuova basilica il cui progetto fu affidato a Cosimo Fanzago. Il progetto ha riguardato il recupero delle facciate con il recupero dello stemma araldico che ricorda Andrea D’Aponte, conservato in chiesa e sostituito con un calco leggero, il rifacimento dell’impermeabilizzazione della cupola, interventi di consolidamento in copertura, il potenziamento acustico e la rifunzionalizzazione della cappella Pontaniana, con l’obiettivo di rendere il complesso della Pietrasanta un grande polo d'attrazione culturale e turistico sede di convegni, concerti, mostre e manifestazioni.
Gli spazi della chiesa e delle cappelle, insieme agli immensi sotterranei della basilica, che offrono al visitatore suggestivi scorci naturali oltre che storici del sottosuolo napoletano, costituiscono il complesso monumentale che meglio indica in sintesi le fasi salienti delle complesse vicende vissute dalla metropoli partenopea dall'epoca antica fino alla moderna. La vocazione musicale della Pietrasanta, inoltre, si innesta in modo significativo nel contesto urbano in cui è inserita, in stretta relazione col vicino conservatorio di San Pietro a Maiella e con la via di San Sebastiano da sempre storica sede di restauratori e venditori di strumenti musicali. Gli interventi di restauro all’interno della chiesa hanno riguardato inoltre la ricomposizione e il restauro di quattro altari e delle balaustre (maestranze napoletane sec. XVIII) e il restauro di quattro dipinti su tela.


 

Stato dell’intervento

CONCLUSO

Proprietà

Arcidiocesi di Napoli

Fruibilità

Fruibile - Convenzione d’uso da stipulare

Progetto definitivo

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città Metropolitana di Napoli - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli

Aggiudicatario dei lavori

Costruzioni Meridionali s.r.l.

Direzione dei lavori

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli

Collaudo

Comune di Napoli - Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il comune di Napoli - Direzione Regionale MIC Musei Campania -

Importo iniziale finanziamento POR Campania FESR

€ 1.300.000,00

Importo finanziamento al netto del ribasso gara lavori

€ 1.032.663,33

Importo speso e rendicontato POR Campania FESR

€ 933.161,09
(di cui € 315.706,26 sul POR FESR 2014/2020 e € 617.454,83 sul POR FESR 2007/2013)

Altro finanziamento

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