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Insula del Duomo

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Insula del Duomo

 

Insula del Duomo
Il Duomo di Santa Maria Assunta è il luogo di culto cattolico più importante di Napoli, cattedrale dell'omonima arcidiocesi metropolitana e tra le più grandi basiliche della città. L’intervento ha avuto ad oggetto il recupero e la rifunzionalizzazione di alcuni ambienti del complesso, con la finalità principale di realizzare nuovi percorsi di visita, finora preclusi alla fruibilità del pubblico. Il nuovo percorso di visita panoramico in copertura dal quale, oltre a godere di una stupenda vista sulla città, è possibile ammirare l’estradosso della calotta absidale, sulle cui carpenterie lignee ed incannucciate sono visibili importanti resti degli affreschi risalenti al XVI secolo di Giovanni Balducci.
L’intervento eseguito ha consentito l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua piovana attraverso il rifacimento della impermeabilizzazione, con la ricostruzione del manto della moderna copertura in ferro, il risanamento delle lesioni sul paramento esterno in tufo del transetto e la ricucitura di alcune porzioni murarie per mezzo dell’inserimento di barre di carbonio. Si è elevato il livello di sicurezza fornendo il complesso di nuovi impianti di illuminazione e di emergenza, nonché di una scala d’emergenza in metallo leggero.
Il nuovo percorso di visita per gli spazi della navata, della Cappella del Tesoro di San Gennaro e del Succorpo del Malvito è teso ad illustrare la storia della Cattedrale, seguendo le figure degli arcivescovi che si sono susseguiti alla guida della Diocesi.
E’ stato altresì previsto il restauro dei monumenti sepolcrali in marmi policromi dei cardinali Alfonso Carafa e Alfonso Gesualdo, tra i quali si apre l’antica basilica paleocristiana di Santa Restituta, con il Battistero di San Giovanni in Fonte, in cui sono stati restaurati importanti mosaici del IV-V secolo. Molto interessante è stato inoltre il restauro della Cripta Ipogea, edificata da Luigi Ruffo Scilla, ospitante le tombe di molti cardinali napoletani. Nella Cappella del “Tesoro Vecchio”, o Cappella di Santa Restituta dei Neri, sono stati recuperati i dipinti murali del XVI secolo di Giovan Bernardo Lama, raffiguranti sulle volte le storie del Vecchio e del Nuovo Testamento, il dipinto su tavola del XVI secolo di Fabrizio Santafede, raffigurante l’Adorazione dei Magi, altri dipinti del XVIII secolo di Paolo Di Maio raffiguranti San Francesco, San Gennaro e Santa Restituta, i pregevolissimi stucchi monocromi del XVIII secolo, attribuiti a Francesco Cappella, il baldacchino dorato in legno e cartapesta dell’altare maggiore ed i due dipinti su tela raffiguranti la “Decollazione di San Gennaro” e “Santa Restituta”. Nella Cappella Seripando il restauro, preceduto da indagini endoscopiche e soniche, ha previsto la rimozione delle murature sovrammesse alle volte e pareti per riportare in luce l’originaria architettura gotica, arricchita da affreschi trecenteschi e quattrocenteschi.


 

Stato dell’intervento

CONCLUSO

Proprietà

Arcidiocesi di Napoli

Fruibilità

Parzialmente fruibile - Convenzione d’uso da stipulare

Progetto definitivo

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli - Direzione Regionale MIC Musei Campania

Aggiudicatario dei lavori

A.T.I. Ares s.r.l. (capogruppo) – Vincenzo Modugno s.r.l. (mandante)

Direzione dei lavori

Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il comune di Napoli

Collaudo

Comune di Napoli, Direzione Regionale MIC Musei Campania, Museo e Real Bosco di Capodimonte

Importo finanziamento POR Campania FESR

4.000.000,00

Importo finanziamento al netto del ribasso gara lavori

2.916.478,45

Importo speso e rendicontato POR Campania FESR

2.773.710,85
(di cui € 1.313.501,83 sul POR FESR 2014/2020 e € 1.460.209,02 sul POR FESR 2007/2013)

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