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Napoli città ben connessa significa immaginare Napoli e la sua area metropolitana come un sistema urbano capace di trasmettere velocemente i suoi impulsi alla macroregione di riferimento, e di riceverne risorse, stimoli e influssi; significa, in altre parole, immaginare la città e la sua area metropolitana come un nodo centrale o altamente significativo di reti materiali ed immateriali, come un territorio ben articolato e facilmente accessibile sia al suo interno che verso l'esterno.

 
 

Azioni per una città ben connessa

2.1 Favorire la più diffusa accessibilità alle reti (materiali e immateriali)
L'obiettivo di questa azione è quello collocare stabilmente la città e la sua area metropolitana in una geografia variabile di flussi che tende a configurarsi come un sistema a rete variamente articolato. Un territorio per essere accessibile e "ben connesso" deve poter contare su una molteplicità di forme materiali e immateriali di relazione, il che presuppone una riflessione sulle "strategie del connessionismo", a partire dalle risorse (effettive e potenziali) della città e della sua area metropolitana affinché l'intensificazione e la qualificazione delle reti materiali e immateriali siano orientate da una visione coerente e condivisa di sviluppo.
Favorire l'accessibilità implica allora prioritariamente:

  1. un lavoro finalizzato al miglioramento delle infrastrutture materiali di trasporto, collocando il discorso sulla logistica metropolitana (azione 2.2) nel contesto più ampio delle strategie di sviluppo regionale che prevedono "la messa in rete delle infrastrutture, sia quelle esistenti che in via di realizzazione, all'interno del sistema intermodale regionale fornendo una adeguata connettività tra i porti di maggiori dimensioni (Napoli e Salerno), il sistema dei porti minori in via di riqualificazione, i nodi Interportuali (Nola, Marcianise, Battipaglia), gli scali ferroviari, gli aeroporti di Grazzanise, Pontecagnano e Capodichino, le principali aree di insediamento produttivo esistenti e le aree localizzative di eccellenza che verranno realizzate in attuazione della presente strategia. A ciò si aggiunge la creazione di centri di servizi logistici in grado di favorire investimenti di imprese specializzate nel trasporto e nella seconda lavorazione delle merci";
  2. delle operazioni mirate alla creazione e alla gestione intelligente delle infrastrutture immateriali (il riferimento qui è principalmente alle azioni che consentono la creazione di reti telematiche e virtuali, più o meno lunghe, a supporto delle attività socio-economiche, culturali e di governo della città: la differente estensione delle reti implica necessariamente sforzi diversi di gestione delle stesse.
 

2.2 Favorire la logistica metropolitana di connessione tra i corridoi I e VIII
L'obiettivo di questa azione è quello di migliorare l'efficienza interna della "piattaforma logistica metropolitana", dando un forte impulso alle autostrade del mare e alle infrastrutture ferroviarie metropolitane, favorendo una più adeguata territorializzazione delle infrastrutture ed un migliore interfacciamento con le localizzazioni produttive e con i nodi generatori di traffico, qualificando l'offerta dei servizi logistici alla scala metropolitana. Questa azione riveste una importanza cruciale nel contesto più ampio degli scenari strategici di sviluppo delineati all'interno del DSR.
Rilanciare il processo di completamento del Piano Comunale dei Trasporti integrandolo con il PTCP e il PTR; definire, anche in concerto con gli operatori privati, le strategie di trasformazione urbanistica e insediativa in corrispondenza del miglioramento delle accessibilità puntuali in ambito metropolitano; impegnarsi per portare a termine l'integrazione gestionale dell'intero sistema della mobilità di massa; costituiscono alcune sfide che è necessario vincere se si intende realizzare una piattaforma metropolitana di connessione con i corridoi euro-mediterranei.

2.3 Articolare la rete ecologica riducendo i rischi ambientali
L'obiettivo di questa azione è quello di favorire (coerentemente con il 1° quadro territoriale di riferimento del PTR, con la strategia di valorizzazione del patrimonio ambientale delineata nel PTCP, con le strategie di mitigazione del rischio contenute nel Piano strategico operativo del Vesuvio, nonché con l'attenzione dedicata dal DSR alla questione della infrastrutturazione ambientale) interventi integrati finalizzati alla costruzione della rete ecologica, il cui funzionamento rappresenta una condizione infrastrutturale di fondamentale importanza allo scopo di garantire livelli sostenibili di qualità della vita nei territori insediati.
La costruzione di una rete ecologica, riguarda una scala progettuale capace di trattare gli equilibri ambientali come equilibri complessi che vanno al di là della dimensione propriamente urbana. In realtà, tale aspetto, è implicito alla stessa immagine della rete (che sia essa ecologica o di altra natura), rispetto alla quale i contesti urbani rappresentano "solo" dei grumi in cui si addensano particolari problemi e risorse. Da questo punto di vista, la rete ecologica, costituisce uno sfondo ampio, utile ad orientare soluzioni e strategie specifiche di sviluppo in un orizzonte multidimensionale di sostenibilità, e ad unificare la pluralità di intenzioni che i diversi strumenti di pianificazione programmazione mettono in campo.
La costruzione della rete ecologica può configurarsi così, anche come cornice di senso entro cui integrare e mettere a sistema i grandi progetti urbani che l'amministrazione comunale ha già avviato (o che intende avviare): per esempio, i progetti relativi ai Parchi e le Aree verdi, quelli che si riferiscono alle operazioni di "riappropriazione del mare", o anche quelli che agiscono, insistendo su settori diversi, sulla qualità della vita urbana (gli interventi di recupero e rifunzionalizzazione delle aree dimesse, quelli per la riqualificazione dei siti inquinanti, i progetti "Citta-Ambiente", etc).

2.4 Promuovere nuove centralità metropolitane
L'obiettivo di questa azione, coerente con gli scenari del policentrismo delineati sia all'interno del PTR che del PTCP, è quello di favorire una riarticolazione del sistema urbano alla scala metropolitana, soprattutto attraverso lo sviluppo, la riorganizzazione e la qualificazione della mobilità e dei trasporti pubblici in chiave intermodale, allo scopo di migliorare "l'efficienza e l'efficacia delle città in quanto motori di sviluppo sostenibile [...] e promuovere la competitività e la qualità diffusa del territorio metropolitano". Questa azione risponde alla necessità di riequilibrare il territorio metropolitano, attraverso la costruzione di un "sistema di centralità" che prevede il potenziamento delle centralità esistenti e lo sviluppo di nuove centralità nelle aree settentrionali e orientali del territorio.

2.5 Sostenere la crescita dimensionale e tecnico-gestionale dei servizi pubblici
L'obiettivo di questa azione è quello di far crescere, dimensionalmente e nelle capacità tecnico-gestionali, le public utilities in modo da proporsi come organizzazioni di scala metropolitana e competano a scala nazionale. In questa direzione, diventa necessario:

  1. favorire il loro sviluppo come utilities plurifunzionali che si orientano a diventare specialisti del governo di reti tecnologiche e logistiche; 
  2. metterle in grado di riqualificare l'offerta dei servizi di base, in modo da svolgere un ruolo attivo nella rinascita dell'area metropolitana, stabilendo cooperazioni non occasionali con i progetti urbani integrati e con le priorità strategiche che saranno elaborate in sede di Ps; 
  3. applicare alle public utilities in modo specifico - proprio per connetterne la funzione agli obiettivi strategici della città - le regole e gli standard dell'impresa socialmente ed ecologicamente responsabile.
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