Napoli città competente significa immaginare una città e un'area metropolitana capaci di sviluppare competenze di governo, per l'innovazione e per la cura dei mali urbani; significa, in altre parole, immaginare un sistema urbano in grado di proporsi obiettivi ambiziosi, da perseguire attraverso il buon funzionamento dei meccanismi di governance, il riconoscimento e l'attivazione di potenziali che favoriscano una economia della conoscenza, la costruzione di filiere e reti di qualità che producano effetti visibili sui contesti della vita quotidiana nonchè sull'accumulazione di risorse per il futuro.
1.1 Promuovere l'attivazione di sistemi integrati di eccellenza (Università-Imprese-Ricerca)
L'obiettivo di questa azione, in conformità con le linee strategiche definite dall'Agenda di Lisbona e Goteborg e con le scelte strategiche indicate nel DSR, è quello di sostenere la crescita e la competitività dell'area metropolitana di Napoli attraverso investimenti immateriali in capitale umano, in ricerca e innovazione, e attraverso la diffusione della società dell'informazione.
Le reti tra università, centri di ricerca e imprese (finalizzate a promuovere la conoscenza a servizio della competitività e della crescita del sistema produttivo e delle politiche economiche e industriali dell'area) disegnano una geometria che, in realtà si estende al di là del territorio metropolitano; tuttavia, quest'ultimo costituisce un nodo cruciale di un sistema della ricerca diffuso, con un potenziale di eccellenza in strutture e risorse umane (presenza di Università e centri pubblici di ricerca, associata alla presenza di alcune unità locali di industrie ad alta tecnologia) a fronte di un tessuto produttivo frammentato in piccole e piccolissime imprese a basso tasso innovativo e a basso valore aggiunto, con una scarsa propensione all'innovazione.
L'obiettivo delineato da questa azione recupera il discorso sul cambiamento dell'apparato produttivo esistente, sostenuto all'interno de "l'Accordo per lo Sviluppo di Napoli" (un documento di concertazione approvato nel dicembre 2004 all'unanimità dalla Giunta Comunale, e sottoscritto dalle parti sociali e dalle associazioni di categoria del territorio), e costituisce l'orizzonte di senso in cui collocare progetti innovativi come, per esempio, quello per la "cittadella dell'innovazione" (vedi azione successiva).
1.2 Favorire la localizzazione di imprese operanti in un distretto tecnologico urbano
L'obiettivo di questa azione è quello di sostenere la innovazione delle aree urbane e metropolitane a vocazione industriale, secondo i criteri di una maggiore "urbanità" e mediante lo sviluppo di casi di eccellenza nei settori a più elevato contenuto tecnologico. Tale azione si colloca coerentemente nel quadro delle scelte strategiche di sviluppo delineate dal DSR e in quelle contenute nei documenti preliminari del PTCP (che si muovono all'interno dei quadri di riferimento del PTR).
L'obiettivo di questa azione trova un aggancio ne "l'Accordo per lo Sviluppo di Napoli" relativamente alla questione del rilancio produttivo dei "due poli di sviluppo della città messi in campo a Napoli Est ed a Bagnoli", secondo una logica che sappia "guardare alle modificazione del mercato e interpretare i cambiamenti". Un idea progettuale in questa direzione sembra configurasi in corrispondenza del progetto per il "Polo high tech a Napoli est" che agisce nelle logiche della "Innovation factory".
1.3 Sviluppare la filiera della conoscenza (istruzione-formazione-lavoro) per l'occupabilità
L'obiettivo di questa azione è quello di favorire l'integrazione dei sistemi dell'istruzione, della formazione e del lavoro allo scopo di creare condizioni di contesto più favorevoli all'inserimento occupazionale e alla permanenza nel mercato del lavoro degli utenti finali. Più in generale, l'obiettivo che l'azione si propone di perseguire è quello dell'integrazione tra politiche dell'istruzione-formazione-lavoro e politiche sociali insieme a quelle per l'innovazione e per la ricerca, in modo tale da consentire una crescita economica sostenibile basata sulla "conoscenza" e con nuovi e migliori posti di lavoro, nonché una maggiore coesione sociale.
Sul terreno delle politiche per l'occupabilità, l'amministrazione comunale ha attivato diverse iniziative: dal rinserimento e stabilizzazione lavorativa degli ex-LSU alle azioni per l'orientamento al lavoro (Progetto Laboratorio Cantiere Territoriale di Bagnoli, Progetto C.O.F. per l'occupabilità femminile, C.O.A. Centro per l'Orientamento all'Autoimpiego, etc), dalle attività per la formazione e per l'alta formazione ai progetti per l'emersione del lavoro nero (C.U.O.R.E. Centri urbani per la Riqualificazione Economica), fino alle azioni finalizzate alla creazione di impresa (Casa della socialità).
1.4 Accrescere la governance metropolitana
L'obiettivo di questa azione è quello di promuovere forme di governo urbano allargate, capaci cioè di produrre un coordinamento stabile tra i diversi livelli istituzionali e tra le istituzioni ed gli enti pubblici e privati che agiscono a livello metropolitano, allo scopo di effettuare collegamenti durevoli tra politiche locali e sovralocali e tra i diversi settori in cui le stesse politiche locali si articolano. La promozione di un governo urbano allargato rimanda in generale alla capacità istituzionale di generare processi inclusivi che, anche attraverso nuove forme organizzative e nuovi strumenti partecipativi, mettano a lavoro collettività pubbliche, semi-pubbliche e attori privati, per rendere "performanti" e "ben informati" i processi decisionali.
Il tema della governance metropolitana rappresenta l'ambito in cui, più concretamente, vengono messi alla prova i principi di sussidiarietà verticale ed orizzontale a cui si ispira tutta la politica europea e tutti i documenti programmatici e di piano sia nazionali che regionali, creando e intensificando le reti tra attori e innovando nelle forme organizzative. L'obiettivo di questa azione costituisce l'orizzonte in cui si collocano le operazioni che l'Amministrazione comunale ha avviato in questi ultimi anni e che hanno riguardato il decentramento amministrativo, la riforma della macchina comunale e l'innovazione dei servizi ai cittadini in termini di apertura delle istituzioni alla società civile; tuttavia, occorre passare ad una dimensione diversa, sviluppando una reale capacità di governance alla scala urbana e metropolitana.
1.5 Promuovere la finanza innovativa
L'obiettivo di questa azione è quello di promuovere un sistema finanziario (attraverso forme di capitale a rischio per lo sviluppo, prestiti obbligazionari convertibili, leasing finanziari) che sia in grado di rispondere alle necessità di investimento in progetti nuovi oltre che nella formazione del capitale umano. Quest'ultimo aspetto appare particolarmente rilevante in quanto l'obiettivo del recupero competitivo del sistema imprenditoriale metropolitano passa inevitabilmente attraverso l'alta formazione, necessaria alla produzione di prodotti ad alto valore aggiunto quali quelli ad alta tecnologia. In particolare, sul versante dello sviluppo economico territoriale dell'area metropolitana si tratta, in coerenza con quanto affermato nel DSR, si stimolare le formule partenariali pubblico-privato, "come una delle più importanti modalità per concorrere alla realizzazione di iniziative private che rivestono particolare rilievo sotto il profilo del pubblico interesse".
In questi ultimi anni, uno degli sforzi maggiori compiuti dall'Amministrazione comunale è stato quello di operare per il risanamento del bilancio e per l'attivazione di una politica innovativa nel campo della finanza comunale: a parte le strategie di bilancio finalizzate, anche attraverso la costituzione di società partecipate, a procurare risorse per il funzionamento della città e per offrire adeguati servizi pubblici e sociali ai cittadini, un elemento di particolare rilievo riguarda le attività di project financing avviate dall'Amministrazione (per esempio quelle per il Porto Turistico di Vigliena a S. Giovanni a Teduccio, per il Completamento del Centro Direzionale, per la realizzazione dell'Ospedale del Mare nella zona orientale di Napoli), iniziative le cui procedure potrebbero estese anche ad altri progetti (non solo a carattere "edilizio").