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Presentazione del libro "A cchiù lucente jett'a chiammà li Magge all'Uriente"

 

lunedì 7 dicembre ore 16,00 Sala Giunta - Palazzo San Giacomo

Un  volume per svelare il fascino del Presepio tradizionale napoletano, quella particolare arte sacra che è diventata l'immagine stessa del Natale e della Città partenopea a livello planetario.
Specie in questo particolare periodo dell'Anno, il "Natale lungo" che a Napoli inizia già all'inizio di novembre, subito dopo il giorno dedicato al culto dei Morti, il Centro Storico di Napoli ed in particolare la strada dei pastori e dei presepi per eccellenza, San Gregorio Armeno, viene preso d'assalto, ogni giorno della settimana, da centinaia di migliaia di visitatori che provengono da ogni dove per cercare le atmosfere e le suggestioni che solo l'Arte Presepiale Tradizionale può ingenerare.
Al di là del mero aspetto estetico; dell'altissima qualità della produzione artistica artigianale; al di là finanche del "colore" e del "folklore" che i pastori ed i presepi di Napoli rappresentano e che sono fonte di grande mobilitazione popolare ed un grande attrattore turistico che si trasforma in positiva ricaduta economica per l'indotto, ben pochi conoscono i reali contenuti ed i motivi del fascino "segreto" del Presepio Napoletano.
Il volume "A cchiù lucente jett'a chiammà li Magge all'Uriente", pubblicato dalla casa editrice dei Padri Domenicani, la EDI - Editrice Domenicana Italiana, con il contributo dell'Associazione "I Sedili di Napoli", deriva da un percorso "didattico" finalizzato a spiegare i contenuti dottrinali, filosofici e storici che determinano questa speciale forma d'Arte. Il testo illustra ai "profani" la concezione del Tempo che dà forma e corpo al Presepio, letta attraverso i pastori, le "figure" cioè che affollano il Presepio e che, ad una visione superficiale, sembrano una mera espressione di "teatralità" anacronistica, rispetto al racconto dell'Avvento. E invece, il Presepio Napoletano, dai suoi albori con la larga diffusione promossa da (San) Gaetano e fino alla sua massima diffusione a livello continentale in epoca Borbonica, manifesta le antiche concezioni del Tempo, dell'Archetipo Solare e del Mito dell'Eterno Ritorno, fino alle elucubrazioni di Giambattista Vico sui Corsi e Ricorsi della Storia. Personaggi apparentemente non coerenti con il racconto della Natività, rappresentano i Mesi dell'Anno ed i Re Magi e la Re Magia al seguito, ci parlano del cammino del Sole durante la sua giornata.
Tutto ciò verrà illustrato, lunedì 7 dicembre 2015, alle ore 16,00, presso la Sala Giunta del Comune di Napoli, a Palazzo San Giacomo, nel corso di una conferenza stampa di presentazione, alla quale parteciperà l'Assessore al Lavoro e Attività produttive del Comune di Napoli, Enrico Panini, autore della prefazione

 
 
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