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Nelson Mandela nel ricordo del Parlamento europeo

Immagine di Mandela
Mandela ritira il premio Sakharov al Parlamento Europeo

Il 6 dicembre scorso, il giorno dopo la sua morte,  l'Unione europea ha ricordato il Presidente sudafricano Nelson Mandela, scomparso all'età di 95 anni, con le bandiera a mezz'asta. "Oggi il Sud Africa perde il padre della nazione, il mondo perde un eroe[...] Attraverso la sua leadership e il suo esempio, Nelson Mandela ha dato un nuovo significato a parole come libertà, uguaglianza, giustizia, riconciliazione e perdono", ha affermato il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz.
Mandela è stato il primo a ricevere il Premio Sacharov del Parlamento europeo per la libertà di pensiero per il suo fondamentale contributo alla causa anti-apartheid, la politica di segregazione razziale che il governo di etnia bianca aveva  istituito in Sudafrica e che rimase in vigore dal dopoguerra fino al 1993.

Nel 1956, proprio il 5 dicembre ( giorno della sua morte), fu arrestato la prima volta insieme ad altre 150 persone con l'accusa di alto tradimento. Sino al 1961, Mandela dovette sostenere un approfondito processo, da cui venne però assolto.

Arrestato per la seconda volta nell'agosto del 1962 dalla polizia sudafricana per alcune informazioni fornite dalla CIA, fu imprigionato per cinque anni con l'accusa di viaggi illegali all'estero. Durante la sua prigionia, l'11 luglio 1963, la polizia arrestò importanti capi dell'ANC (African National Congress), presso la Liliesleaf Farm di Rivonia. Mandela fu accusato dal governo di sabotaggio e altri crimini equivalenti al tradimento. Tutti, a eccezione di Rusty Bernstein, furono ritenuti colpevoli e condannati all'ergastolo, il 12 giugno 1964. L'imputazione includeva il coinvolgimento nell'organizzazione di azione armata, in particolare di sabotaggio (del cui reato Mandela si dichiarò colpevole) e la cospirazione per aver cercato di aiutare gli altri Paesi a invadere il Sudafrica (reato del quale Mandela si dichiarò invece non colpevole).                     
     
 Per tutti i successivi ventisei anni di prigionia, Mandela fu sempre maggiormente coinvolto nell'opposizione all'apartheid, e lo slogan "Nelson Mandela Libero" divenne l'urlo di tutte le campagne anti-apartheid del Mondo. Durante il periodo  trascorso in carcere, Mandela riuscì a spedire un manifesto all'ANC, pubblicato il 15 giugno 1980. Il testo recitava:
« Unitevi! Mobilitatevi! Lottate! Tra l'incudine delle azioni di massa e il martello della lotta armata dobbiamo annientare l'apartheid! »

Nel giugno del 1990, pochi mesi dopo essere stato rilasciato dal carcere, Nelson Mandela ha finalmente visitato il Parlamento europeo per ricevere il Premio Sacharov ottenuto nel 1988: in quell'anno, come tanti altri vincitori del premio, non potè partecipare alla cerimonia di premiazione perché prigioniero del regime dell'apartheid.

 Le relazioni tra il PE e il Sudafrica furono congelate durante gli anni dell'apartheid: dal 1994, l'anno delle elezioni che hanno segnato la fine dell'apartheid, il Parlamento europeo ha creato una delegazione per le relazioni con il Sudafrica.

 
 
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