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Stop al roaming e libero accesso ad internet

immagine con scritta "Goodbye Roaming Charges"

Il Parlamento europeo ha votato in prima lettura il progetto di legge per consolidare il lavoro svolto finora e trasmetterlo al prossimo Parlamento. Ciò assicura che i deputati neoeletti a maggio potranno decidere di continuare il lavoro svolto in questa legislatura. I deputati hanno anche modificato il testo per abolire i costi del "roaming" (costi aggiuntivi per l'utilizzo di un telefono cellulare per chiamare, inviare messaggi di testo o accedere ad internet in un altro paese dell'UE) in tutta l'UE dal 15 dicembre 2015.

Hanno inoltre aggiunto che nel caso di uso abusivo dei servizi di roaming, tuttavia, potrebbero eccezionalmente essere imposti costi ridotti. Si sottolinea che l'acceso a internet dovrebbe essere fornito in conformità con il principio di "neutralità della rete", che significa che tutto il traffico Internet deve essere trattato allo stesso modo, senza discriminazioni, limitazioni o interferenze, indipendentemente da mittente, destinatario, tipo di servizio, contenuto, dispositivo, servizio o applicazione. I deputati hanno abbreviato la lista dei casi "eccezionali", rispetto alla proposta della Commissione europea, in cui i fornitori avrebbero ancora avuto il diritto di bloccare o rallentare la connessione internet. I deputati hanno detto che queste pratiche dovrebbero essere permesse solo per applicare l'ordinanza di un tribunale, per preservare la sicurezza della rete o prevenire la congestione temporanea della rete. Se si utilizzano tali "misure di gestione del traffico", queste devono essere "trasparenti, non discriminatorie e proporzionate" e "sono mantenute per il tempo strettamente necessario", hanno aggiunto. I fornitori di connessione internet sarebbero ancora in grado di offrire servizi specializzati di qualità superiore, come i video on demand e le applicazioni dati business-critical con cloud ad alta intensità (per l'archiviazione dati), a condizione che tali servizi non siano forniti a "discapito della disponibilità o della qualità dei servizi di accesso ad internet" offerti ad altre società o servizi. I deputati vogliono norme chiare per evitare che i fornitori di accesso a internet promuovano alcuni servizi a discapito di altri. Il regolatore delle telecomunicazioni europee BEREC ha già riferito che diversi fornitori di accesso a internet stavano bloccando o rallentando servizi come "Skype" (utilizzato per effettuare telefonate via internet). Secondo un progetto legislativo denominato "pacchetto telecom", approvato dal Parlamento giovedì scorso, i fornitori di connessione internet non dovrebbero più essere in grado di bloccare o rallentare i servizi offerti dai loro concorrenti per ragioni economiche o di altro tipo.

 
 
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