Pista di lavoro per i gruppi

24 aprile 2013

• la modulistica che i colleghi utilizzano nei casi di dispersione scolastica (la scheda ODS è molto lunga e deve essere inviata oltre che al Servizio Educativo e Scuole Comunali, altresì al Servizio Coordinamento e ciò comporta uno spreco di fogli e di toner);
• le segnalazioni: ci sono diverse Scuole sul territorio che non segnalano situazioni di disagio scolastico in senso ampio oppure, sottovalutando le conseguenze future, segnalano le inadempienze verso marzo (quando oramai è troppo tardi in quanto i bambini hanno già pienamente superato il limite massimo di giorni di assenza consentiti per legge); altre, invece, si sono accanite, segnalano qualsiasi cosa;
• il disagio scolastico degli adolescenti ricompresi e non nell'obbligo scolastico, in quanto attualmente, a differenza del recente passato, non ci sono corsi di formazione o altro da offrire loro, per cui l'unica alternativa da proporre sono i corsi di scuola serale;
• i progetti attivi sul territorio, come "Mi perdo, ma non mi disperdo", il quale era sorto in un'ottica della prevenzione del disagio con l'intento di riunire i vari attori ed i diversi livelli Istituzionali per poter con-dividere pensieri sul tema, individuare strategie comuni, ruoli e responsabilità ed, allo stato attuale, risulta essere una perdita di tempo;
• la preparazione degli insegnanti (carenza formativa) per ciò che attiene alle problematiche relative al mondo del disagio scolastico;
• il rapporto con le Scuole: molte non conoscono affatto le schede ODS per i casi di inadempienza scolastica; in alcune Scuole c'è una difficoltà ad accogliere ragazzi diversamente abili; le Scuole talvolta fanno un "gioco" per ottenere/mantenere le iscrizioni per cui non segnalano gli irregolari, gli inadempienti o i cambi di Scuola per fare numero; le Scuole spesso demotivano ancora di più i ragazzi, sono rigettanti/espulsive;
• il rapporto con il Socio-Sanitario: "è difficile rapportarsi con l'Asl se il bambino non è disabile";
• l'incremento della povertà, per cui in molte famiglie i bambini di alcuni territori iniziano a lavorare molto presto.

14 maggio 2013

1. Studio della normativa in materia di dispersione scolastica ed assolvimento obbligo (cosa prevede la normativa?)
2. Lettura delle schede elaborate in precedenza (cosa rende "indigesta" la modulistica attuale? Limiti, criticità e spunti di riflessione)
3. Proposta nuova modulistica da utilizzare come strumento personale di lavoro e di raccordo con le Scuole e non come mero strumento burocratico finalizzato alla segnalazione di inadempienza/ammonizione (come potrebbe essere rimodulata la modulistica tenendo presente l'assetto/quadro normativo, le forme di disagio, gli interventi? )

1. Gli attori in gioco: ruoli e compiti (Quali sono gli attori in gioco? Cosa ci aspettiamo che facciano gli altri attori in gioco? Come possiamo contribuire alla creazione di una rete intra/interistituzionale?)
2. Il mandato dell'Assistente Sociale: (Rispetto ai fenomeni ed alle cause individuate nel corso dell'incontro precedente, qual è il mandato a cui devono rispondere gli Assistenti Sociali dei CSS? Evidenziare limiti/criticità e competenze/abilità ed aperture possibili. Come lavoriamo con le famiglie in cui è presente un disagio socio-educativo? Esplorare il lavoro di presa in carico, sviscerandone le fasi)
3. I Progetti presenti sul territorio ed i servizi offerti ai bambini. (Come valorizzare/recuperare il Progetto Mi perdo....ma non mi disperdo? Quali sono le buone prassi nel nostro ed in altri Comuni? Come lavorano i GPA territoriali? Prendere in considerazione l'operatività del GPA sulle Municipalità in cui rappresenta uno strumento efficace)

30 maggio 2013

• Relativamente alla Scuola, essa realmente monitora la frequenza scolastica degli alunni sin dai primi giorni dell'anno scolastico? In caso di frequenza irregolare mette in atto le strategie pedagogico educative per il recupero? Se è sì, quali? Quando arriva la segnalazione da parte della Scuola? Cosa pensiamo debba fare la Scuola nell'ambito del disagio scolastico e cosa invece possiamo fare noi come Assistenti Sociali? Come possiamo sensibilizzare la Scuola circa una segnalazione tempestiva che abbia in sé una valenza preventiva in tema di dispersione?
• Relativamente al Servizio Educativo e Scuole Comunali, l'ammonizione - a detta della Referente per l'evasione scolastica- viene trasmessa alla famiglia dell'inadempiente non appena arriva la segnalazione della Scuola....riteniamo sia utile questa modalità? Perchè? Cosa rappresenta per noi l'ammonizione? Come ci interfacciamo con il Servizio?
• Relativamente ai CSST: cosa facciamo appena arriva la segnalazione di inadempienza scolastica? Quali gli interventi posti in essere? Come esploriamo il problema? Di cosa teniamo conto? Quali strumenti utilizziamo? E cosa possiamo fare in chiave preventiva? E relativamente alla presa in carico?