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Benvenuta Croazia!

immagine della bandiera dell'Ue e della Croazia

Da oggi, 1° luglio,  la Croazia è diventato ufficialmente il 28° Stato membro dell'Unione Europea ma non entrerà né nell'area euro né farà parte degli accordi di Schengen.
La decisione è stata resa definitiva dal referendum sull'adesione all'Ue tenutosi il 22 gennaio scorso: il 67,7% dei croati ha detto sì nonostante i pressanti timori degli euroscettici per il possibile riversamento in Croazia di migliaia di immigrati. L'iter di adesione è stato lungo e difficile: la Croazia ha presentato domanda il 21 febbraio 2003  e la Commissione europea ha suggerito di farla diventare candidato ufficiale  il 20 aprile 2004, status riconosciuto dal Consiglio europeo il 18 giugno 2004; i negoziati di adesione sono cominciati il 3 ottobre 2005. La Croazia sarà rappresentata in Parlamento Europeo da 12 deputati eletti il 14 aprile scorso che avranno il mandato limitato a un anno e resteranno in carica fino alle prossime elezioni europee nel 2014, quando passeranno a 11; inoltre, godrà di 7 voti nel Consiglio dell'Unione Europea e avrà diritto ad un Commissario: il candidato croato Neven Mimica, con delega alla protezione del consumatore.
 
Ieri, 30 giugno, i vertici dell'Unione e dieci tra Capi di Stato e di Governo hanno celebrato a Zagabria l'ingresso della Croazia nell'Ue. Erano presenti il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, della Commissione Jose Manuel Barroso,  dell'Europarlamento Martin Schulz.
Per l'Italia il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il ministro degli Esteri Emma Bonino. Poi i presidenti di Romania, Grecia, Lituania, Cipro, Repubblica Ceca, Slovenia, i premier di Polonia, Lettonia, Ungheria, Belgio, Slovacchia, Malta e il cancelliere austriaco. A rappresentare papa Francesco il cardinale Giovanni Lajolo


 
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