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Procedure d'asilo più efficienti approvate dal PE

immagine di un barcone con immigrati

Secondo il rapporto Eurostat, in Italia meno richieste d'asilo rispetto agli altri membri Ue

Per garantire una procedura d'asilo più equa e standard comuni in tutta l'Ue, il Parlamento europeo ha approvato lo scorso mercoledì nuove regole. La relazione approvata con 647 voti favorevoli, 17 contrari e 5 astensioni, modifica la direttiva sulle procedure d'asilo del 2005 per introdurre una procedura unica per la protezione internazionale e salvaguardie comuni per i richiedenti d'asilo.
Un altro emendamento approvato dall'Aula afferma che è necessario mobilitare immediatamente un sostegno finanziario e tecnico/amministrativo (attraverso il Fondo europeo per i rifugiati e l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo) per sostenere tutti i paesi che accettano un numero di domande di asilo sproporzionato rispetto alle dimensioni della popolazione.
Riguardo le richieste d'asilo all'Ue nel 2010 secondo il rapporto pubblicato il 29 marzo da EUROSTAT, nel 2010 i 27 Paesi hanno registrato un totale di 257.815 richieste.
Le richieste sono state effettuate maggiormente da cittadini dell'Afghanistan (20,600, 8% di tutti i facenti domanda), Russia (18,500, 7%), Serbia (17,700, 7%), Iraq (15,800, 6%) e Somalia (14,400, 6%).

Il maggior numero di domande sono state registrate in Francia (51,600), seguita dalla Germania (48,500), Svezia (31,900), Belgio (26,100), Regno Unito (23,700), Paesi Bassi (15,100), Austria (11,100), Grecia (10,300), Italia (10,100) e Polonia (6,500). Queste dieci Stati hanno registrato più del 90% delle domande d'asilo del 2010.

Nel 2010, sono state emesse 222,100 decisioni di prima istanza (la prima fase della procedura). Fra questi decreti, 167,000 sono stati di rigetto (75% delle decisioni adottate). A 27,000 dei facenti richiesta (12%) è stato accordato lo status di rifugiati, 20,400 (9%) hanno ricevuto un titolo di soggiorno per  protezione sussidiaria e 7,600 per ragioni umanitarie.

 
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