
Si è tenuto a Napoli, mercoledì 24 giugno 2009 dalle ore 9.30, presso il Circolo Artistico e Politecnico di Napoli, l'incontro intitolato "Sanità in Campania: contenere la spesa attraverso il potenziamento dei servizi sociosanitari territoriali e l'integrazione pubblico/privatosociale", promosso dal Consorzio di Cooperative Sociali Gesco e dall'Assise degli operatori socio sanitari, in collaborazione con l'Acp, l'Associazione culturale pediatri.
Con l'obiettivo di focalizzare l'attenzione dei diversi attori sociali sulla necessità di potenziare la rete di servizi socio-sanitari del territorio campano, attraverso una più concreta integrazione e collaborazione partecipata fra il settore sociale e quello sanitario, all'indomani degli ulteriori tagli alla Sanità Campana varati dal Governo, l'iniziativa ha posto l'accento sull'esigenza di rafforzare l'offerta di servizi socio-sanitari alla persona puntando ad una gestione più oculata che consenta di contenere la spesa mantenendo un adeguato livello qualitativo delle prestazioni erogate dagli Enti interessati. Ad aprire i lavori l'intervento del Presidente del Consorzio Gesco,Sergio D'Angelo, che ha più volte ravvisato l'evidente necessità di destinare ai servizi socio-sanitari maggiori risorse finanziarie purtroppo non disponibili, auspicando, nell'agenda dei prossimi obiettivi da realizzare sulla base del Piano di Programmazione Socio-sanitario di più recente emanazione, una maggiore continuità territoriale tra i presidi sociali e quelli sanitari così da dar vita ad "un'organizzazione più orizzontale", come sottolineato dal Direttore del Dipartimento Socio-Sanitario ASL NA1, Mario Petrella, e alla costituzione di "Consorzi Socio-Sanitari della Salute" .
Ad un primo ciclo di interventi a cui hanno preso parte nell'ordine Maria Grazia Falciatore (Commissario straordinario dell'ASL NA1), Stefano Vecchio (Direttore del Dipartimento Farmacodipendenze dell'ASL NA1), Antonio Pedicini (Direttore Generale dell'Arsan, Agenzia Regionale Sanitaria), Rosanna Romano (Dirigente del Settore Fasce Deboli della Regione Campania) e Antonio Oddati (Coordinatore del Settore Assistenza Sociale alla Regione Campania), ha fatto seguito una tavola rotonda, coordinata da Giuseppe Cirillo (Associazione Culturale Pediatri), che ha visto la partecipazione di: Walter Di Munzio (sub commissario sanitario dell'Asl di Salerno), Maria Luisa Pascarella (Coordinatore Sociosanitario ex ASL Avellino 2), Antonio Russo (Coordinatore Sociosanitario dell'Asl Salerno 1), Silvana Petri (Coordinatore Sociosanitario dell'ASL NA2), Giovanni Attademo (Dirigente Servizio Politiche per i Minori,l'Infanzia e l'Adolescenza del Comune di Napoli).
A concludere la giornata gli interventi dell'Assessore alle PoliticheSociali della Regione Campania, Alfonsina De Felice e dell'Assessore alla Sanità della Regione Campania, Mario Luigi Santangelo:quest'ultimo rimarca la responsabilità delle passate gestioni e dei vecchi errori organizzativi nell'errata valutazione che porta a considerare il cittadino e il malato come due entità distinte .
«Pensare che sia possibile risanare un sistema esclusivamente con dei tagli -spiega Santangelo - è sbagliato. Il motto deve essere modificare per cambiare: è necessario prevedere, assieme all'asportazione dei rami secchi, il rilancio di attività produttive. Altrimenti il sistema non partirà mai».
L'unico modo per risolvere la crisi del sistema sanitario in Campania è quello di rilanciare, quindi, l'idea di un governo territoriale della salute,spesso prospettata dagli operatori del sistema in oggetto, puntando su scelte coraggiose che vadano ben oltre i tradizionali dieci mesi previsti dal Piano di Programmazione.
GUID IMARIA