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Comunicato Stampa del Consiglio del 31/07/2024

Il Consiglio comunale ha approvato il regolamento dell’Osservatorio comunale sulla casa

 L'Aula ha esaminato la delibera sulla composizione e sul regolamento dell'Osservatorio Comunale sulla Casa. Come spiegato dall'assessora L‍ieto nella sua illustrazione la novità introdotta dalla delibera è l'istituzione di un Forum cittadino per l'abitare, che rinforza gli aspetti partecipativi ed è finalizzato a favorire l'ascolto attivo, il dialogo e il massimo coinvolgimento della società civile e delle forze sociali nella formulazione delle politiche dell'amministrazione in materia di social-housing e edilizia residenziale pubblica. Nel dibattito successivo, Salvatore Guangi (FI) ha ricordato che l'osservatorio, nato nel 2001, non ha mai funzionato. Bene che sia riattivato ma sarebbe utile avere una rappresentanza del Consiglio comunale nella sua composizione. Proposta che, ha annunciato, sarà oggetto di un emendamento del suo gruppo. Il presidente della commissione Urbanistica Massimo Pepe ha apprezzato che le competenze dell’osservatorio siano state implementate e sia stato creato un ‘Forum cittadino dell’abitare’, regolamentando la partecipazione delle diverse realtà che vivono e rappresentano l’abitare. È poi intervenuto sull’emendamento proposto da Forza Italia, ricordando la discussione svolta a riguardo in commissione, in particolare sul fatto che non fosse possibile la partecipazione dei consiglieri comunali, mentre la presenza del Sindaco o di un suo delegato all’osservatorio costituisce una garanzia per il consiglio comunale. Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) ha apprezzato il contenuto della delibera che va nella direzione di un efficace funzionamento dell’osservatorio, sulla partecipazione del Consiglio, invece, è più che sufficiente la partecipazione del Sindaco che rappresenta l’intero consiglio comunale. Rosario Palumbo ( Napoli Mediterranea) ha annunciato un emendamento per correggere un errore formale nella delibera; Sergio D’Angelo ( Napoli solidale Europa verde Difendi la città) ha apprezzato lo sforzo fatto per l’istituzione dell’osservatorio, ma in questo momento storico di grande emergenza abitativa sarebbe opportuno non solo avere l’osservatorio ma anche una idea chiara di quali politiche dell’abitare mettere in campo. Ha quindi illustrato l’emendamento a firma del suo gruppo, che propone di modificare il testo della delibera, prevedendo una diversa composizione dell’Osservatorio, con l’ingresso di due rappresentanti di ‘associazioni o comitati di fatto, tra quelli maggiormente rappresentativi a livello comunale , scelti sulla base delle precedenti collaborazioni istituzionali intercorse con l’amministrazione.’ Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha spiegato il senso dell’emendamento presentato dal suo gruppo, sottolineando l’importanza di riunire un’unica delega quelle del patrimonio e delle politiche per la casa per assicurare una gestione ottimale della materia. Ha poi annunciato, che nel caso in cui l'emendamento non fosse approvato, avrebbe votato contro la delibera. Una delibera importante, per Gennaro Acampora (PD), frutto di un lavoro proficuo svolto in commissione, ennesimo segnale dell'impegno dell'Amministrazione sul tema. Sull'emendamento di D'Angelo, Acampora ha sottolineato l'importante funzione svolta dai sindacati sulla gestione del patrimonio di edilizia residenziale comunale e ha espresso un parere positivo sull'istituzione del Forum, che permetterà anche a singoli cittadini e ai comitati di essere coinvolti nella formulazione delle politiche per la casa. Giusto in questo senso differenziare le funzioni del forum e dell'Osservatorio, che ha compiti più specificatamente tecnici. Per Toti Lange (Misto) è surreale parlare di un osservatorio su un tema, quello della casa, sul quale si regista una crisi così forte. Ha illustrato un emendamento integrativo, condividendo le perplessità già espresse da D’Angelo sulla necessità di adeguarsi al regolamento regionale nella costituzione dell’osservatorio locale. In questo ultimo caso devono valere le specificità territoriali, coinvolgendo quegli organismi che meglio possono testimoniare la realtà. Su questo serve una maggiore attenzione politica. Nino Simeone (Misto) ha ribadito la necessità di avere una linea di condotta unica e affrontare una volta e per tutte il tema del patrimonio comunale. E’ perciò necessario che il Consiglio non si spacchi su questa delibera, serve unanimità per dare un segnale forte e di supporto in un momento così critico, il rischio è che i cittadini non capiscano queste divisioni. Ha invitato quindi al ritiro degli emendamenti. Enza Amato (Partito Democratico) ha ricordato il lungo lavoro svolto in commissione Urbanistica per la definizione della delibera sull’osservatorio. Ma il fatto tragico di Scampia è l’occasione per fare il punto sulle politiche abitative in città.Il patrimonio immobiliare di Napoli è una straordinaria officina esperienziale, ha ricordato, e il Piano speciale per Scampia e’ l’esempio tangibile di una positiva opportunità di rigenerazione urbana. Scampia ci insegna che i sindaci da soli non possono sostenere l’emergenza abitativa nelle città italiane, bisogna per questo chiedere, attraverso l’Anci, un intervento nazionale ed europeo per sanare questa situazione ormai insostenibile. La casa è la prima cosa, e’ il tema più urgente da sottoporre all’intera filiera istituzionale, in questo senso Scampia non rappresenta purtroppo un caso isolato, e in questa direzione deve andare l’attività dell’osservatorio comunale, una opportunità per avere maggiore confronto e lucidità . Nella replica l’assessora Lieto ha apprezzato tutti gli interventi espressi nel dibattito su un provvedimento che consente all’amministrazione di avvalersi di un organo consultivo su tutti gli aspetti che riguardano le politiche della casa. La delibera di oggi arriva al termine di un anno e mezzo di lavoro intenso svolto con l’assessore Baretta. In questa proposta di delibera è stata ampliata la cornice dell’osservatorio regionale prevedendo lo spazio consultivo del forum. L'aula è poi passata all'emendamento di Toti Lange (Misto) che modifica la composizione dell'osservatorio prevedendo 3 consiglieri di maggioranza e 2 di minoranza. Dopo il parere negativo della giunta, l’emendamento di Lange è stato respinto a maggioranza. Approvato invece all’unanimità l’emendamento correttivo presentato come primo firmatario dal consigliere Rosario Palumbo (Insieme per Napoli Mediterranea Italia) che prevede la partecipazione all’osservatorio dei direttori delle dieci Municipalità o di un delegato amministrativo. Respinto un sub emendamento presentato dal consigliere Lange all’emendamento dei consiglieri Andreozzi e D’Angelo per prevedere che possano sedere nell’osservatorio comunale sulla casa rappresentatnti di associazioni e comitati regolarmente iscritti in un apposito albo istituito dall’amministrazione. Sull'emendamento di D'Angelo e Andreozzi, la giunta ha espresso parere negativo. Lieto ha aggiunto che l'istituzione del Forum segnala l'alta considerazione che l'Amministrazione ha nei confronti di associazioni e comitati informali. Perplessità suscita l'approccio assertivo da parte dell'Amministrazione per Sergio D'Angelo (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) che ha espresso dubbi sulla validità dei pareri tecnici all'emendamento redatti dagli uffici. Ha infine annunciato il suo voto contrario alla delibera. Sulla stessa linea anche Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) che ha sottolineato il ruolo svolto in questi anni dal Comitato Vele; lavoro che i cittadini che ne fanno parte potrebbero continuare a fare, in maniera ancora più efficace, all'interno dell'Osservatorio.

Nel dibattito, Gennaro Acampora (Partito Democratico) ha ricordato il percorso che ha portato a definire in delibera i due organismi dell’osservatorio e del forum. Vanno tenuti distinti i ruoli e i compiti dei comitati e dei sindacati, senza nulla togliere all’interlocuzione che l’amministrazione ha sempre avuto e continua ad avere con i comitati che rappresentano singole istanze. Ha concluso chiedendo ai colleghi Andreozzi e D’Angelo il ritiro dell’emendamento.

Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) ha condiviso in parte le osservazioni del consigliere D'Angelo ma ha ricordato che è il sindaco a svolgere una funzione di garanzia, ed è chiamato a raccogliere le istanze di tutti i soggetti per portarle nell'Osservatorio. Ha perciò invitato i firmatari dell'emendamento a ritirarlo, anche per non dare una sensazione di divisioni in Consiglio che non giova allo spirito della delibera.

Salvatore Guangi (Forza Italia) ha ricordato il senso di responsabilità del suo gruppo nella decisione di ritirare il proprio emendamento, ma per buon senso ha preteso riposte certe e operative sull'effettivo funzionamento dell'Osservatorio.

Con 15 voti contrari e 5 voti favorevoli l’emendamento di D’Angelo e Andreozzi è stato respinto a maggioranza, mentre la delibera è stata approvata per appello nominale con 18 voti favorevoli.

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