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In viaggio con la Mehari

La Mehari è l'auto sulla quale Giancarlo Siani è stato ucciso, il 23 settembre 1985, a Napoli. Era un giornalista-giornalista. Uno che faceva solo il suo mestiere: raccontava la verità. In Italia negli ultimi 50 anni sono stati uccisi 26 tra giornalisti e operatori dell'informazione. Senza dimenticare le migliaia di vittime innocenti di mafie, terrorismo e criminalità con il caso emblematico della Campania che ne conta oltre 300. Trovarsi maledettamente nel posto sbagliato al momento sbagliato. Come se la colpa di restare colpito da un proiettile vagante, da un ordigno, da un altro accidente sia dovuto al destino o al fato.
"In viaggio con la Mehari" comincia con l'auto di Giancarlo che riparte da dove si era fermata. Alle ore 9 e 30 del 23 settembre (in coincidenza dell'anniversario dell'omicidio 1985) Paolo Siani, fratello di Giancarlo, consegna le chiavi dell'auto a personaggi simbolo che a turno guideranno la Mehari lungo le strade della città. Un modo simbolico di far ripartire una storia, un modo concreto di riconciliazione di Giancarlo con la sua città, un atto forte per "fare memorie" nella coscienza collettiva.
 

A 28 anni dall'assassinio del giovane cronista de Il Mattino, la città ricorda Giancarlo Siani con una serie di iniziative che vedono protagonista la sua auto divenuta simbolo della lotta contro le mafie.

 
 
Giancarlo Siani
La Mehari giungerà a fine staffetta presso la sede del quotidiano "il Mattino" e porterà con se le storie di altre vittime, storie di sofferenze e di riscatto che Giancarlo avrebbe raccontato e che noi vogliamo raccontare oggi insieme a lui e insieme ai tanti che ci hanno accompagnato in tutti questi anni. La Mehari arricchita di tante storie viene accolta nella sede del giornale di Giancarlo dando inizio al "Premio Giancarlo Siani", qui stazionerà per quattro giorni nei locali dove un tempo erano installate le rotative per la stampa del giornale. Dal 24 al 26 settembre, tre mattinate dedicate agli studenti che guidati da giornalisti e figure istituzionali all'ombra della Mehari discuteranno del "Mestiere di giornalista e di  libertà di stampa".
 
 

"In viaggio con la Mehari" dal 27 settembre al 15 ottobre al PAN

Venerdì 27 settembre la Mehari dal Mattino si è spostata al PAN (Palazzo delle Arti Napoli), dove alle 17 è stata inaugurata l'installazione con una una breve narrazione per immagini della storia - simbolo di Giancarlo Siani per approdare al tema della libertà di stampa attraverso la proiezione dei suoi scritti sulle mura del PAN ricostruendo le parole e le immagini di una vita dedicata al diritto di cronaca. La Mehari è parte integrante dell'installazione stessa. L'evento è promosso da Regione Campania e Comune di Napoli. Intervengono gli assessori alla Cultura della Regione e del Comune, rispettivamente Caterina Miraglia e Nino Daniele. Alle ore 17.30 vi  è stato un intervento del sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Fino al 15 ottobre il PAN ospiterà una serie di eventi/incontri sui temi della libertà di stampa e delle vittime innocenti della criminalità.
 
Leggi il programma completo degli eventi al PAN
 
Tutti gli eventi in programma al PAN sono promossi e coordinati dal Comune di Napoli in collaborazione con la Regione Campania
 
 
 
logo PAN

Dalla sede de "Il Mattino" riparte il viaggio della Mehari, fermandosi al PAN per narrare la storia-simbolo di Giancarlo ed inaugurare una serie di eventi ed incontri sui temi della libertà di stampa e delle vittime innocenti della criminalità.

 
 

La magia di Fortapàsc

Nella pellicola Fortapàsc la Mehari diventa un'auto evocativa, un potente simbolo della memoria che oltre a far rivivere la storia tragica di Giancarlo la trasforma in storia collettiva che appartiene a tutti; vedere, toccare quell'auto, conoscerne la storia, seguirne i percorsi è una straordinaria porta d'accesso sensoriale e di coscienza. Prima della realizzazione dello stesso film del regista Marco Risi - rievocativo dell'impegno e della vita del giovane cronista napoletano impegnato con il quotidiano "Il Mattino", per una serie di coincidenze, la Mehari di Giancarlo è stata ritrovata in Sicilia. Era stata acquistata ad un'asta giudiziaria e lasciata in una campagna con tanto di terriccio e galline. E' bastata riverniciarla, cambiare candele, batteria e olio al motore per rimetterla in moto. A volte il destino è un po' come il vento trascina.

 
La Mehari nel film Fortapàsc con Libero De Rienzo
Libero De Rienzo interpreta Giancarlo Siani nel film Fortapàsc di Marco Risi

La Stele

Quell'auto è destinata a diventare monumento della memoria. La famiglia di Giancarlo Siani, nella profonda convinzione che il nome, il sacrificio e la memoria di Giancarlo Siani appartenga alla comunità, ha dato il consenso alla realizzazione di una installazione artistica dell'autovettura alla Rotonda Caldieri nel quartiere Vomero dove sarà inglobata in una Stele.
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