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Complesso Monumentale dell'Annunziata "Ruota"

 
 
grande tamburo ruotante in legno antico
la ruota degli esposti

Nasce nel XIV  secolo per volontà della regina Sancia d’Aragona, moglie di Roberto d’Angiò,  insieme all'annessa chiesa, come istituzione assistenziale per la cura dell'infanzia abbandonata. Ricostruita una prima volta nel XVI secolo in forme rinascimentali e nel XVIII secolo, dopo un incendio, da Luigi e Carlo Vanvitelli.
Attraverso il raffinato portale marmoreo, realizzato nel Cinquecento dall'artista lombardo Tommaso Malvito e dal figlio Giovan Tommaso con i battenti lignei intagliati da Pietro Belverte e da Giovanni da Nola nel XVI secolo  e che presenta nella lunetta interna un affresco raffigurante l’Annunciazione attribuito a Belisario Corenzio,  si accede al monumentale cortile della Casa e alla "Ruota" lignea.
I bambini abbandonati venivano introdotti in una specie di tamburo di legno di forma cilindrica e raccolti all'interno da balie pronte ad intervenire ad ogni chiamata. All'esterno, al di sopra della ruota, vi era un puttino di marmo con la scritta: "O padre e madre che qui ne gettate / Alle vostre limosine siamo raccomandati". Gli ospiti dell'istituzione venivano chiamati "figli della Madonna", "figli d'a Nunziata" o "esposti" e godevano di particolari privilegi.
Alcuni venivano trovati con al collo un foglio di carta con il nome dei genitori, o portavano con sè qualche pezzo di oro o di argento; altri non avevano nessun segno. Tutto quello che indossavano e qualsiasi segno particolare veniva annotato in un libro, in modo da rendere più facile un eventuale riconoscimento da parte dei genitori. La Ruota, con il suo triste fascino, era una delle più note d'Italia e non venne più utilizzata dal 22 giugno 1875.
Dal cortile monumentale , in cui è presente una fontana ottocentesca, sulla sinistra si sale negli ambienti della Biblioteca Medica, già sede delle lezioni universitarie di pediatria, e del Salone delle Colonne, in cui si svolgeva una volta all’anno il Rito del Fazzoletto, un evento durante il quale le giovani ospiti della struttura in età da marito decidevano se accettare in matrimonio i pretendenti i quali lanciavano loro un fazzoletto.
Alle spalle del Salone delle Colonne vi è una cappella interna detta delle suore, attualmente non visitabile, che originariamente custodiva la “Madonna delle Scarpette”, ora nella vicina chiesa.
Alla destra del cortile monumentale, pur se attualmente non agibile, si accede al Succorpo vanvitelliano. Originariamente cripta della chiesa, fu allestito da parte del Vanvitelli, su ispirazione dell’edilizia paleocristiana, per lo svolgimento delle funzioni religiose durante i lavori di ristrutturazione della stessa. Con pianta circolare, presenta sei nicchie definite da otto coppie di colonne tuscaniche, nelle quali furono poste alcune delle sculture sopravvissute all’incendio della chiesa cinquecentesca. Il Succorpo è in asse con la soprastante cupola della Basilica dell’Annunziata Maggiore.
Quest’ultima, seppur non gestita dall’Amministrazione Comunale, fu originariamente realizzata nel XIII secolo dagli Angioini ma completamente ricostruita a partire dal 1513 e quasi completamente distrutta da un incendio nel 1757. Della chiesa originale sopravvivono la Cappella Carafa e la sacrestia, impreziosita da affreschi di Belisario Corenzio e arredi lignei intagliati di Salvatore Caccavallo e Girolamo D’Auria.
I lavori di ristrutturazione vennero affidati a Luigi Vanvitelli, benché completati da suo figlio Carlo. L’impianto a croce latina con navata unica e sei cappelle laterali, presenta 44 colonne corinzie ed è caratterizzato dall’imponente cupola che raggiunge i 67 metri d’altezza. La Basilica dell’Annunziata Maggiore è considerata una delle più belle creazioni vanvitelliane.


 
Complesso Monumentale dell'Annunziata "Ruota"
Via Annunziata, 34

Il Museo della Ruota è aperto tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 14:30 (ultimo ingresso ore 14:00)
Per gruppi e per la visita del Salone delle Colonne è gradita la prenotazione via email
Ingresso gratuito - non si fornisce servizio guide

Contatti:
cultura.centrostorico@comune.napoli.it
Uffici: 0817956164 / 0817956423
Custodi: 081289032

 
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