In considerazione della dimensione
della rete stradale, della storia e della conformazione del territorio, nonostante
Napoli non sia la città italiana con il più alto rapporto di auto per abitanti,
è quella dove è più evidente e invadente l'uso dell'auto.
Si stima che ogni giorno circolino in
città, non meno di 500.000 auto e solo sulla Tangenziale si registrano 200.000 passaggi
al giorno e, considerata l’età avanzata del parco auto, si producono condizioni
di inquinamento che hanno spinto, da tempo, l’Amministrazione a varare politiche
contenitive.
Tra queste vi sono i sette obiettivi
strategici assunti nella delibera di approvazione del Piano Urbano per la
Mobilità Sostenibile (PUMS).
1. Incentivare
l'uso del trasporto collettivo;
2. Migliorare
la sicurezza della mobilità;
3. Incentivare
la mobilità ciclo-pedonale;
4. Restituire
qualità agli spazi urbani;
5. Ridurre le
emissioni inquinanti;
6. Riorganizzare
il sistema della sosta;
7. Rendere
intelligente il sistema della mobilità.
ln questo sistema di scelte generali,
una particolare attenzione è stata dedicata al tema della mobilità nell'area
del Borgo Vergini Sanità ed in particolare nell'area intorno al complesso del
San Gennaro dei Poveri e dello Scudillo.
Si tratta di una zona attualmente al
centro di una serie di trasformazioni, alcune in corso ed altre in progettazione,
che ne cambieranno il volto aumentandone la capacità attrattiva anche in
funzione di una maggiore diversificazione degli itinerari turistici, oggi principalmente
concentrati sulla parte più antica della città.
Vale la pena, tra questi
interventi, richiamare il Progetto Territoriale integrato per la
riqualificazione dell'area Vergini – Sanità, il nuovo accesso
Materdei-Sanità della Linea 1 della Metropolitana, il nuovo collegamento
ciclopedonale tra il parco di Capodimonte e la Clinica Hermitage, il nuovo
ascensore di accesso alle "Catacombe di San Gennaro", il grande
progetto Capodimonte del MIBAC.
Appare evidente come, davanti a tali
importanti trasformazioni e ai conseguenti processi di valorizzazione, sia
necessario superare le criticità della mobilità attuale, dovute anche al
sistema di collegamento, attualmente insufficiente, tra gli svincoli della
tangenziale ed il tessuto urbano circostante.
La particolare complessità orografica
della zona, la presenza di aree di notevole interesse paesaggistico-ambientale,
la presenza di emergenze architettoniche e monumentali all'interno di un
tessuto storico consolidato, restituiscono un quadro problematico che va
attentamente indagato valutando diversi scenari di trasformazione urbana.
ln questo quadro si colloca la scelta
di redigere uno Studio di fattibilità che, in stretto rapporto con gli attori
del territorio, definisca un quadro di scelte alternative capaci di rispondere a
tali criticità, a partire dalla soluzione dell'accesso alla tangenziale, alla
creazione di nuovi parcheggi per auto e bus turistici al recupero delle cavità
naturali presenti nell'area.
Lo studio dovrà sviluppare contenuti
di carattere generale quali analisi propedeutiche e alternative di progetto, fattibilità
tecnica, compatibilità ambientale, sostenibilità finanziaria, convenienza economico-sociale,
verifica procedurale e analisi di rischio e di sensitività.
Esso dovrà rispondere, inoltre, ai
criteri del PUMS di sostenibilità ambientale ed economica, di considerazione delle
dinamiche demografiche e delle caratteristiche della domanda di mobilità, di concertazione
delle scelte, sia con i cittadini che con i diversi portatori di interesse.
Ufficio Competente: |
U.O.A. Supporto al Direttore Operativo con funzionitecniche |
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CUP: |
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Data avvio: |
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Data chiusura (presunta): |
Dicembre 2020 |
Importo lavori: |
€ 500.000,00 |
Spesa sostenuta: |
€ 0,00 |
Programma: |
Contratto Istituzionale di Sviluppo per il Centro Storico di Napoli |
Fonte finanziaria: |
Fondo Sviluppo e Coesione 2014 - 2020 (risorse nazionali) |
Finanziatore: |
Presidenza del Consiglio dei Ministri |
Stato: |
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