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The spirit of Naples

"Lo Spirito di Napoli": una conferenza mondiale per il futuro del patrimonio culturale

Napoli si conferma ancora una volta protagonista del dibattito internazionale sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale mondiale. Dal 27 al 29 novembre 2023, la città ha ospitato la prestigiosa conferenza UNESCO "Cultural Heritage in the 21st Century", che ha riunito i rappresentanti di oltre 190 Stati membri per definire strategie comuni di salvaguardia del Patrimonio Mondiale culturale, naturale e immateriale.

 L'evento, organizzato dall'UNESCO in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero della Cultura e il Comune di Napoli, ha rappresentato un'occasione unica di confronto e riflessione sul futuro delle Convenzioni UNESCO del 1972 sulla Protezione del Patrimonio Mondiale e del 2003 sulla Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, in occasione dei rispettivi 50° e 20° anniversario.

 Napoli, con il suo straordinario intreccio di patrimonio culturale tangibile e intangibile, ha fornito la cornice ideale per queste giornate di lavoro, dimostrando concretamente come la cultura possa essere motore di sviluppo sostenibile, coesione sociale e dialogo tra i popoli. Non a caso, il documento finale scaturito dalla conferenza è stato battezzato "Lo Spirito di Napoli", a sottolineare l'unicità di un approccio che fa della partecipazione delle comunità e della valorizzazione delle identità locali il fulcro delle politiche di tutela.

 Tra i temi al centro del dibattito, l'urgenza di promuovere una visione olistica del patrimonio, che superi la dicotomia tra materiale e immateriale per abbracciare la ricchezza delle espressioni culturali nella loro totalità. E ancora, la necessità di dare risposte innovative alle sfide poste dai cambiamenti climatici, dal turismo di massa, dai conflitti, attraverso un maggiore coinvolgimento delle comunità locali e un uso intelligente delle nuove tecnologie.

 A sottolineare il ruolo cruciale di Napoli in questo percorso di ripensamento delle politiche culturali è stata la Direttrice Generale dell'UNESCO Audrey Azoulay, che nel suo intervento ha voluto rendere omaggio alla città definendola una "città-mondo". "Collocata al centro del Mediterraneo, in una posizione strategica tra Est e Ovest, tra Sud e Nord - ha dichiarato Azoulay - Napoli ha saputo accogliere, mescolare, ibridare, incrociare le culture con cui è entrata in contatto, fino a costruire una sua identità assolutamente distinguibile. Una città che ci insegna come la diversità sia una ricchezza e il dialogo l'unica via per costruire un futuro di pace".

 "Lo Spirito di Napoli" rappresenta un appello all'azione rivolto a tutti gli Stati membri dell'UNESCO, affinché mettano in campo politiche lungimiranti per fare del patrimonio una leva di crescita inclusiva e di pace. La sfida è passare dalle parole ai fatti, con iniziative concrete di capacity building, assistenza tecnica, educazione e sensibilizzazione, per colmare i divari nella rappresentatività delle Liste UNESCO e garantire la trasmissione di questo inestimabile capitale alle future generazioni.

 Il Comune di Napoli, dal canto suo, raccoglie questa sfida, forte della nomina a Città Creativa UNESCO per l'artigianato e le arti popolari e del lavoro di valorizzazione integrata che sta portando avanti sul territorio con “Napoli Ascolta”. La strada è tracciata, nel segno di una rinnovata sinergia tra istituzioni, esperti, cittadini e comunità locali, per fare di Napoli un laboratorio permanente di buone pratiche da condividere col resto del mondo.

 Visto il grande successo dell'iniziativa e la rilevanza dei temi trattati, l'UNESCO ha deciso di replicare l'esperienza napoletana con una seconda edizione della conferenza, che si terrà nella primavera-estate del 2025. Ancora una volta, Napoli sarà chiamata a svolgere il ruolo di capitale mondiale della cultura, ospitando delegati da ogni angolo del pianeta per proseguire il dialogo avviato con "Lo Spirito di Napoli". Una conferma del ruolo di leadership che la città si è guadagnata nel campo delle politiche culturali innovative e della sua capacità di tessere relazioni internazionali all'insegna della cooperazione e dello scambio di buone pratiche.
 
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