La Commissione europea ha accolto con favore l’accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’UE sul pacchetto di semplificazione Omnibus I, considerato un passo rilevante per ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese europee e rafforzare la competitività del mercato unico.
Al centro del primo pacchetto Omnibus figurano le modifiche alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e alla Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD). L’obiettivo è semplificare e armonizzare le pratiche di rendicontazione di sostenibilità e di due diligence nei diversi Stati membri, garantendo maggiore coerenza normativa e meno complessità per le imprese, senza compromettere l’integrità e gli obiettivi originari delle direttive.
Nel complesso, il pacchetto Omnibus I mira a ridurre la complessità normativa e ad aumentare l’efficienza del quadro regolatorio europeo. Tra le principali novità figurano:
- l’eliminazione degli obblighi di rendicontazione e di due diligence per un numero significativo di imprese;
- una maggiore flessibilità per le aziende che restano soggette agli obblighi obbligatori;
- la tutela delle imprese più piccole da richieste di informazioni eccessive da parte di grandi gruppi.
Queste misure sono concepite per agevolare le operazioni aziendali, mantenendo al contempo gli obiettivi di sostenibilità economica, sociale e ambientale perseguiti dall’Unione europea.
Dall’inizio del mandato, la Commissione ha intensificato gli sforzi per ridurre gli oneri amministrativi: l’obiettivo è una riduzione complessiva del 25% e del 35% per le PMI, con il potenziale di liberare miliardi di euro in capacità di investimento.
In particolare, la riduzione dell’ambito di applicazione della CSRD, insieme alle future modifiche agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), consentirà di snellire e semplificare gli obblighi di rendicontazione per le imprese che rimarranno nel perimetro normativo, generando significativi risparmi sui costi di conformità.
Per quanto riguarda la CSDDD, le modifiche previste eliminano complessità non necessarie e riducono il carico burocratico, pur preservando gli obiettivi fondamentali della direttiva: mitigare gli impatti negativi su ambiente e diritti umani, anche lungo le catene del valore globali delle grandi imprese attive nell’UE, e sostenere la transizione sostenibile delle economie europee.
L’accordo provvisorio raggiunto nel trilogo dovrà ora essere formalmente approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Una volta adottate dai co-legislatori, le modifiche saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entreranno in vigore il giorno stesso della pubblicazione.