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Storno delle sanzioni e degli interessi per le cartelle pendenti 2000-2015

Il Comune di Napoli aderirà alla norma dell’art. 1 c. 227 della legge di bilancio 2023

Il Comune di Napoli aderirà alla norma dell’art. 1 c. 227 della legge di bilancio 2023 che prevede lo storno delle sanzioni e degli interessi per le cartelle pendenti 2010-2015 che abbiano, all’1/1/2023, un debito complessivo residuo inferiore ai 1.000 euro. Lo ha comunicato l’Assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta intervenendo oggi in Consiglio Comunale.

“Rispetto ad analoghe operazioni fatte in passato, questa volta per gli enti locali è prevista la sola cancellazione delle sanzioni e degli interessi, mentre restano dovuti il capitale e le spese esecutive e di notifica – ha spiegato Baretta - Tra le motivazioni addotte dall’Assessore per motivare la adesione del Comune di Napoli c’è l’evidente inesigibilità di tali crediti dovuta alle grandi difficoltà di riscossione dei tributi locali. Difficoltà alle quali si sta provvedendo con l’avvio, dal prossimo 1 maggio, dell’attività della nuova riscossione affidata alla società Municipia, vincitrice della gara per il recupero crediti”.

L’importo presente in bilancio per partite inferiori ai 1000 euro è di circa 271 milioni distinti in capitale (201 milioni) e sanzioni e interessi (70 milioni). L’effetto della cancellazione dei 70 milioni produce una saldo sul FCDE dei prossimi anni lievemente superiore alla perdita calcolata dalla svalutazione prevista per legge. La legge di bilancio prevede anche, al comma 221, la possibilità per il contribuente di chiedere la rottamazione delle sanzioni e degli interessi per tutte le cartelle di qualsiasi importo, per il periodo 2000, 30 giugno 2022.

“La norma - ha detto l’Assessore Baretta in Consiglio comunale - indipendentemente dalle valutazioni più generali sulla natura del provvedimento, rappresenta un’importante opportunità legale per i cittadini, che potranno pagare anche a rate l’importo del solo capitale dovuto”. 

I debitori che intenderanno beneficiare di questa opportunità dovranno presentare all'Agenzia delle entrate riscossione la richiesta entro il 30 aprile e provvedere al pagamento delle somme dovute entro il 31 luglio in un'unica soluzione, oppure con un massimo di 18 rate maggiorate degli interessi al 2%”.
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