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I satelliti europei Copernicus EMS al lavoro per Ischia

immagine della mappa dell'isola d'ischia realizzata da copernicus

La notte tra il 25 ed il 26 novembre, un ciclone si è abbattuto sull'Italia, portando forti piogge al meridione, in particolare sulla Campania, le quali hanno innescato un'enorme frana, con annesso flusso di fango, sul fianco della montagna vicino al borgo di Casamicciola sull'isola di Ischia. Il nubifragio ha distrutto almeno dieci abitazioni, spazzando via con sé, insieme a detriti, auto, pezzi di cemento, anche la vita di dodici persone.

Per tale tragica situazione è stato attivato il servizio di gestione delle emergenze Copernicus EMS, gestito dal DG Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione Europea, il quale fornisce informazioni geospaziali tempestive e accurate, ottenute grazie al telerilevamento satellitare, a tutti gli operatori che partecipano alla gestione di calamità naturali, situazioni di emergenza e crisi umanitarie.
Si fonda su due componenti: la mappatura, ovvero delle mappe basate appunto sulle immagini satellitari combinate con altre fonti di dati per un’efficiente gestione delle emergenze a tutti i livelli (preparazione, prevenzione, risposta alle emergenze, recupero) e l’allerta rapida.

Il servizio è offerto gratuitamente a tutti gli utenti (organizzazioni a livello regionale, nazionale, europeo e internazionale attive nel campo della gestione delle crisi all'interno degli Stati membri dell'UE, Agenzie della Commissione Europea, il Servizio Europeo per l'Azione esterna (SEAE), nonché tutte le organizzazioni internazionali di aiuto umanitario) i quali devono farne richiesta tramite l’apposito modulo che deve essere inviato via e-mail al Centro europeo di coordinamento delle risposte (ERCC), il quale analizza i requisiti, attraverso una serie di criteri prestabiliti.

Il servizio può essere attuato sia in modalità urgente, per le attività di gestione delle emergenze che richiedono risposta immediata; che in modalità standard come sostegno alle attività di gestione delle catastrofi ambientali non connesse a una risposta immediata, analisi della valutazione dei rischi antecedenti alla catastrofe e la vulnerabilità della popolazione e dei beni oppure il recupero e la ricostruzione post-catastrofe.
 
Gravi tragedie come quella di Ischia e le situazioni di forte disagio che ne derivano, necessitano del grande sostegno delle istituzioni, soprattutto per la ripresa e soprattutto la prevenzione.

Auguriamo all’isola di Ischia e tutti gli ischitani una pronta ripresa!

(a cura della tirocinante Mara Tufalo)


Al link di seguito è scaricabile il Bollettino Informativo nr.164 dedicato alla frana di Ischia (in inglese)

 
 
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