Questo lavoro vuole essere un omaggio alla Lauda, la madre della melodia italiana che dal lontano XIII secolo, con la sua semplicità e spontaneità, sarà uno dei principi permanenti dell'estetica musicale italiana. Nata come prima forma di canto sacro in volgare, svincolata quindi dai canoni compositivi ufficiali della Chiesa, la Lauda riflette l'istintivo entusiasmo religioso del popolo attraverso un canto monodico privo di raffinatezze intellettuali ma ricchissimo di invenzioni poetiche e musicali. Così diversi momenti giubilanti o tragici sono espressi con l'immediatezza dell'immaginazione popolare. Questa raccolta concernente il ciclo della Natività, Passione e Resurrezione di Cristo è estratta dal Cod. 91 della Biblioteca Comunale di Cortona (brani II, III, IV, V, VII, VIII, IX, XII, XIII, XIV, XV) risalenti al sec. XIII e dal Laudario II. I. 122 della Biblioteca Nazionale di Firenze (brano X) del sec. XIV, trascritti in notazione moderna da Ferdinando Liuzzi; ho aggiunto, inoltre, 3 pezzi strumentali (Introduzione, Intermezzo I e Intermezzo II) che introducono e dividono idealmente il ciclo in 3 "quadri".
Ho altresì indicato le melodie che più mi sembravano adatte ad una esecuzione solistica (voce di soprano e di tenore) oppure corale. La realizzazione armonica e l'orchestrazione è stata da me tradotta in sonorità e procedimenti tonali riconducibili all'approccio respighiano del XX secolo relativo a lavori similari.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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