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PE: via libera al tesserino europeo per le professioni

Strasburgo, sede del parlamento europeo
immagine tratta dal sito europarl.europa.eu

Una proposta di legge approvata dal Parlamento europeo stabilisce che ai titolari di una qualifica professionale, tra cui medici, farmacisti, dentisti, veterinari, infermieri architetti, verrà rilasciata una tessera elettronica europea per consentire l'esercizio della professione in qualsiasi Stato membro dell'Ue. 

La nuova direttiva, votata con la formula della procedura legislativa ordinaria in prima lettura favorevolmente da 596 parlamentari (37 i contrari, 31 gli astenuti) dovrà ora essere approvata formalmente dagli Stati membri. 

L'introduzione di una tessera professionale europea , la creazione di programmi comuni di formazione e il riconoscimento di tirocini come parte dell'esperienza professionale, miglioreranno notevolmente la mobilità e la sicurezza europea. 
Le nuove norme permetteranno dunque ai professionisti che desiderano accelerare il riconoscimento delle loro qualifiche da parte di un altro Stato membro di optare per la tessera europea delle qualifiche professionali. 
Le tessere professionali saranno fornite dagli Stati membri d'origine, principalmente per brevi periodi di lavoro all'estero e dallo Stato membro ospitante nel caso in cui la pratica sia stata trasferita. 
Il sistema si baserà sull'attuale sistema d'informazione del mercato interno tra le amministrazioni degli Stati membri. 
Qualora uno Stato membro ospitante non adotti una decisione entro il termine stabilito dalla direttiva, la tessera professionale europea si considererà rilasciata e sarà inviata automaticamente al titolare di una qualifica professionale. Attualmente esistono circa 800 professioni regolamentate, di cui sette automaticamente riconosciute in tutti i paesi membri. A tale categoria appartengono: medici, dentisti, farmacisti, infermieri, ostetrici, veterinari e architetti.
La Commissione terra' una banca dati delle professioni regolamentate accessibile al pubblico nella quale saranno inserite le informazioni fornite dagli Stati membri, specificando le attività contemplate da ogni professione e dimostrando che i requisiti a esse correlati non siano discriminatori.

 
 
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