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Ottocento a Capodimonte

Da Sabato 15 dicembre 2012 il Museo di Capodimonte apre al pubblico una nuova sezione dedicata alle collezioni dell'Ottocento

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La nuova sezione è allestita in alcuni ambienti del piano ammezzato sul fronte meridionale della reggia cui si accede attraverso il suggestivo scalone esagonale, le sale del 'piano matto' - come antichi inventari definivano l'area ‐erano gli spazi privati della corte all'epoca dei sovrani Borbone e Savoia.
L'intervento attuale valorizza il fascino ottocentesco degli spazi, con vista sul parco, sulla città e sui cortili monumentali del museo, l'allestimento ‐ oltre duecento opere tra dipinti, sculture, oggetti d'arredo, tessuti e tendaggi‐ suggerisce una dimensione più intima, lontana dalla maestosità degli ambienti di rappresentanza dell'Appartamento Reale al piano nobile della Reggia. La nuova sezione completa la selezione di opere dedicate all'Ottocento, esposta attualmente nelle sale al terzo piano del museo, il cui nucleo centrale si riallaccia al proposito, nato subito dopo l'Unità d'Italia, di istituire a Capodimonte una 'Galleria di Arte moderna' destinata ad ospitare opere di artisti viventi.
Si conclude con la nuova sezione il programma di riordino delle collezioni storiche del Museo.
Il progetto Ottocento a Capodimonte è stato ideato e realizzato dalla Soprintendenza Speciale per il patrimoniostorico, artistico, etnoantropologico e per il Polo museale della città di Napoli, con il sostegno della Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di ARCUS.

 

Opere e allestimento

L'ordinamento delle opere consente di approfondire l'evoluzione dei vari aspetti del gusto e della cultura figurativa
napoletana durante tutto il XIX secolo con un allestimento realizzato per ambienti tematici che rievocano atmosfere d'epoca.
Le opere esposte sono pervenute al Museo per acquisto sia dei sovrani borbonici che di Casa Savoia, ai quali nel
secolo XX si sono aggiunti anche sostanziosi nuclei di opere d'arte donate allo Stato da illuminati collezionisti
napoletani come Alfonso Marino (1957), Gustavo Toma (1961), Giuseppe Cenzato (1969) e Angelo Astarita (1970).

La comunicazione - 'CapodimontePerTe' La partecipazione dei cittadini

Per la prima volta in Italia è stato chiesto ai cittadini come un museo deve 'raccontare' se stesso. Tutti gli apparati
informativi (didascalie, segnaletica,pannelli di sala) nella nuova sezione sono stati realizzati al termine del progettopilota
CapodimontePerTe, al quale hanno partecipato gruppi di cittadini che hanno visitato in anteprima le nuove
sale, prive di qualunque spiegazione o descrizione, fornendo il proprio contributo alla messa a punto degli apparati
di comunicazione, segnalando domande, dubbi, quesiti che ogni singola sala suscitava.
Le indicazioni e i suggerimenti dei visitatori sono stati la base per elaborare e preparare i supporti informativi
realizzati nella nuova sezione. Il progetto è stato realizzato dalla Soprintendenza, in collaborazione con il prof.
Ludovico Solima, promosso e finanziato dalla Direzione Generale per la Valorizzazione del patrimonio culturale del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 
INFORMAZIONI
www.polomusealenapoli.beniculturali.it ‐ facebook.com/museodicapodimonte
Orario: 8,30‐19,30; CHIUSO mercoledì
Gli orari delle festività natalizie saranno consultabili consultabili sul sito
Ingresso museo: € 7,50
Ufficio Stampa Simona Golia tel. 081 2294478 ‐fax 081 2294498; sspsae‐na.uffstampa@beniculturali.it
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