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Comunicato Stampa del Consiglio del 26/03/2024

Primo confronto in commissione sul Bilancio di previsione

 Con l’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta la commissione guidata da Walter Savarese d’Atri ha fatto il punto sul bilancio di previsione che approderà in Consiglio comunale nella prima decade di aprile. Baretta ha ricordato le drammatiche condizioni di partenza della Amministrazione Manfredi, con 5 miliardi di “buco” del bilancio comunale; la riscossione ai minimi storici; e una forte carenza di personale e mezzi. Sono fattori che hanno condizionato e condizioneranno ancora a lungo il percorso di risanamento e rilancio dei conti della città.

Dopo due anni dall’insediamento – ha proseguito l’Assessore - i risultati ottenuti consentono di considerare complessivamente sotto controllo la situazione economico finanziaria del Comune e raggiunta una relativa stabilità nella gestione dei flussi. Lo dimostra il risultato di Amministrazione di entrambi gli anni 2022, 2023 che regista- oltre alla riduzione di 759 milioni del disavanzo e del debito finanziario e al dimezzamento del debito commerciale (da 305 a178)- un attivo netto di esercizio (53.024.276,95 Mln nel 2022; 834.196,99 presunto nel 2023) Particolarmente positiva è la riduzione dei tempi di pagamento (da 174 a 97 giorni) che rappresenta un risultato importantissimo per la città. Il Comune ha, inoltre, ottenuto un miglioramento del rating che è passato nel 2022 da Stabile a Positivo e nel 2023 da BB a BB+.

Per Baretta gli elementi che hanno reso possibile questo cambio di passo sono da individuare nell’innesto delle ingenti risorse erogate dal “Patto per Napoli” (1,231 mld), il 40% delle quali (486 mln) concentrate nei primi 5 anni di amministrazione: questo ha evitato il dissesto, governato i flussi, onorato le scadenze e migliorato i servizi. Contemporaneamente, è stato ricordato il rispetto degli altri adempimenti concordati nel Patto per Napoli (avvio del recupero della riscossione con l’affidamento ad una società specializzata (Municipia/Napoli Obiettivo Valore) e la valorizzazione del patrimonio immobiliare avviata con l’accordo Invimit, con gli interventi fiscali, sia pure contenuti, sulla addizionale Irpef e la tassa di imbarco. Sono inoltre state adottate misure non previste dal Patto, come l’adeguamento della Tari, ferma dal 2019, l’incremento della Imposta di soggiorno e una accorta politica di gestione della spesa, che ha puntato a equilibrare la domanda di risorse con la effettiva capacità di spesa. Grazie inoltre a un notevole afflusso di risorse provenienti da finanziamenti pubblici, in particolare dal PNRR (900 mln), si sono evitati tagli alle dotazioni degli uffici, incrementato le disponibilità di spesa per gli Assessorati per complessivi 50 mln ca (20 ca nel 2022; 30 ca nel 2023) e avviato politiche di manutenzione (circa 40 mln annui di cui 8 mln alle municipalità). L’assunzione di quasi 1000 nuovi dipendenti, l’avvio di processi di rigenerazione urbana (es Vele e Taverna del Ferro) e di miglioramento del trasporto pubblico (metropolitane); della qualità dell’offerta formativa (scuole) e sociale (assistenza, verde e sport) concludono positivamente il bilancio delle iniziative messe in campo nei primi due anni di amministrazione.

Per il prossimo biennio, l’assessore Baretta ha illustrato i punti salienti di un Piano Straordinario di Investimenti per ca 75/80 MLN, ottenuti anche ricorrendo a finanziamenti. esterni (BEI CREDITO -SPORTIVO) ai quali vanno aggiunte le risorse della spesa corrente incrementata di 30 mln. Tra gli impieghi previsti dal Piano: 23 milioni per le strade; 15 milioni per gli alloggi ERP; 7 per lo Sport; 2 milioni per i centri giovanili; 1,5 per i beni confiscato e 4 per il verde e i parchi.

Nel dibattito Rosario Palumbo (Insieme per Napoli Mediterranea) ha evidenziato diverse criticità, riferite in particolare alla questione dei Crediti di dubbia esigibilità, degli interventi da realizzare a favore della sostenibilità e dell’efficientamento energetico; sulla capacità di spesa delle Municipalità e sul mancato impiego delle risorse previste nel maxiemendamento approvato per il bilancio dello scorso anno. Nino Simeone (Misto) ha sollecitato soluzioni per garantire maggiori risorse a favore di ANM, tenendo conto degli introiti che la partecipata assicura alle casse comunali, ad esempio attraverso le strisce blu. Va poi risolta la vicenda del deposito di Stella Polare, per destinarlo a terminal dei bus turistici che entrano in città, una soluzione che può conciliarsi con la destinazione già individuata di area museale. Annamaria Maisto (Azzurri Noi Sud Napoli Viva) ha apprezzato i risultati raggiunti e auspicato maggiori investimenti a favore dei cimiteri cittadini. Pasquale Sannino (Insieme per Napoli Mediterranea) ha chiesto maggiore attenzione agli alloggi ERP e alle istanze dei cittadini morosi che vogliono regolarizzare le loro posizioni, è necessario poi verificare l’efficacia dello strumento del maxiemendamento e ha ricordato le sedi municipali ancora chiuse dopo molto tempo. Salvatore Guangi (Forza Italia) ha ribadito le sue preoccupazioni per la manutenzione stradale, è grave aver perso risorse per la manutenzione di due piazze, e questo come conseguenza dell’accentramento di tutto. Sul mancato impiego dei fondi previsti dal maxiemendamento dello scorso anno anche Claudio Cecere (M5S) ha chiesto di valutare la possibilità di reimpiegare quest’anno quelle risorse.

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