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Comunicato Stampa del Consiglio del 29/11/2023

Un fondo pubblico per la valorizzazione del patrimonio comunale

 Approda domani in Consiglio comunale la delibera di Giunta numero 437, relativa conferimento, nell’ambito degli impegni assunti con la sigla del Patto per Napoli, al Fondo Comparto Napoli, gestito in collaborazione con Invimit, di una serie di immobili del patrimonio comunale con l’obiettivo della loro valorizzazione. Se ne è discusso in commissione Bilancio, presieduta da Walter Savarese, con l’assessore Pier Paolo Baretta, che ha ricostruito i termini dell’accordo tra Comune di Napoli e Invimit per la gestione del Fondo, per il 70% costituito dal Comune e per il 30% da Invimit, e nel quale confluiranno 600 immobili del patrimonio comunale, individuati tra i 67mila disponibili, al netto dei 23mila alloggi ERP. Oltre al blocco di immobili che confluiranno direttamente nel Fondo, del valore di circa 43 milioni di euro, un altro blocco di immobili, corrispondente a 3 caserme per il valore di 3 milioni di euro, verrà venduto direttamente allo Stato. Tra gli immobili che confluiranno nel Fondo, ha proseguito l’Assessore, troviamo parte del Palazzo Cavalcanti, i depositi ANM di Posillipo e del Garittone, l’ex Villa Cava a Marechiaro, la Galleria Principe di Napoli e parte dello stabile in Via Egiziaca a Pizzofalcone. Obiettivo, ha ribadito, è la loro valorizzazione e non la loro cessione, il Fondo dovrà poi avviare riflessione più dettagliata sulla destinazione d’uso degli immobili e su eventuali modifiche al Piano Urbanistico Generale, ma su questo – ha concluso – il Consiglio comunale verrà sempre coinvolto. Nel dibattito il consigliere Sergio D’Angelo (Napoli solidale Europa verde Difendi la città) ha proposto l’approvazione di una mozione di accompagnamento alla delibera che preveda la destinazione delle redditività ottenute dal Fondo alla manutenzione degli alloggi ERP, la definizione chiara degli immobili del tutto esclusi dalla possibile alienazione (esclusa ad esempio da Baretta l’alienabilità della Galleria Principe); il coinvolgimento del Consiglio comunale sulle modifiche delle destinazioni d’uso degli immobili, tema rispetto al quale sarà anche necessario fare il punto sugli effettivi bisogni della città. Claudio Cecere (Movimento 5 Stelle) ha chiesto chiarimenti sulla Galleria Principe di Napoli e sul perché sia stata destinata al Fondo quando esiste già un finanziamento di Città Metropolitana per il suo recupero. Per Gennaro Acampora (Partito Democratico) è positiva l’impostazione della delibera, che segna un cambio di passo nella gestione del patrimonio comunale di Napoli, che resta comunque pubblica. E’ importante sancire l’inalienabilità di immobili quali la Galleria, e allo stesso tempo rispettare le destinazioni d’uso previste per beni quali il Garittone, dove i cittadini attendono da tempo la creazione di un parcheggio pubblico. Pieno appoggio alla delibera manifestato anche dal consigliere Nino Simeone (Misto), il Comune non poteva fare da solo – ha proseguito – e si avvia così un importante percorso per la valorizzazione del suo patrimonio immobiliare. Il presidente Savarese ha ricordato l’impegno politico che si è assunto questa Amministrazione con il Patto per Napoli, il fatto che il Fondo sia al 70% del Comune rappresenta poi un elemento di garanzia. Il Consiglio discuterà domani in Aula il testo della mozione, che ha raccolto il parere positivo dell’Assessore, con il chiarimento che solo le maggiori entrate del Fondo potranno essere destinate agli alloggi ERP e con l’indicazione di non definire troppo rigidamente i beni alienabili e quelli non alienabili, puntando invece ad ancorare ogni decisione agli eventuali progetti che verranno presentati.

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