Il Comune di Napoli, nell'ambito dell'attuazione del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione, ora confluito nella sotto sezione 2.3 “Rischi Corruttivi e Trasparenza “ del PIAO, ha individuato le modalità e gli strumenti attraverso cui segnalare condotte riconducibili a fenomeni corruttivi. In tal senso, sono state previste misure generali, trasversali a tutti gli uffici e sono stati attivati due canali di segnalazione:
1) il primo utilizzabile solo dai soggetti esterni (cittadini, imprese, associazioni, ecc.) che intendono segnalare fenomeni di corruzione, attraverso il link:
www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/20047
2) il secondo, c.d canale Whisteblowing, a disposizione dei dipendenti del Comune di Napoli, nonché dei soggetti individuati ai sensi dell’art.3, comma 3 del D.lgs 24/2023.
L’istituto
del whistleblowing introduce un regime di protezione dei soggetti che - venendone a
conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato – segnalano comportamenti costituenti illeciti di natura
amministrativa, contabile, civile o penale, posti in essere in violazione di
disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse
pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato.
Il whistleblowing
è
un sistema di prevenzione della corruzione introdotto dalla legge 6 novembre
2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione”, che
ha inserito l’art. 54-bis all’interno del d. lgs. 30 marzo 2001 n. 165.
Di recente,
il decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 24, attuativo della Direttiva
(UE) 2019/1937, ha raccolto in un unico testo normativo l’intera disciplina dei
canali di segnalazione e delle tutele riconosciute ai segnalanti, sia del
settore pubblico che del settore privato.
In attuazione
dell’art 10 del d.lgs. 24/2023, con la delibera n. 311 del 12 luglio 2023,
l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha predisposto le “Linee Guida in
materia di protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni
normative nazionali – procedure per la presentazione e gestione delle
segnalazioni esterne”.
La normativa così
revisionata ha ampliato notevolmente la platea sia dei soggetti che possono
inoltrare le segnalazioni, sia di quelli a cui si applicano le tutele previste in materia
di whistleblowing, prevedendo l’attivazione di diversi canali di
segnalazione.
L’istituto è volto,
da un lato, a garantire il diritto di manifestazione della libertà di
espressione e d’informazione, dall’altro si pone quale strumento di prevenzione
e contrasto della corruzione, promuovendo l’emersione di illeciti commessi non
solo all’interno della Pubblica Amministrazione, ma anche degli enti di diritto
privato.
Il whistleblowing
rappresenta, pertanto, un importante presidio di difesa della legalità e del
buon andamento delle amministrazioni.