Per oltre 42 anni la Basilica di San Giovanni Maggiore è rimasta chiusa e la sua importante presenza era caduta nell'oblio. Le straordinarie stratificazioni, dal periodo classico a quello paleocristiano, le complesse modifiche intervenute in epoca medioevale, in età rinascimentale, barocca e sino a quelle più recenti otto-novecentesche, la sua compagine architettonica, così come la tessitura muraria della sua più antica abside, messe in luce dagli interventi di restauro della Soprintendenza, ne fanno uno dei complessi architettonici più articolati ed affascinanti di Napoli: un autentico palinsesto carico di storia e di testimonianze archeologiche, costruttive e storico-artistiche. Con immenso orgoglio di questa Città, dunque, ritorna a vivere un monumento ricco di arte, storia e sacralità grazie al Giubileo per la Città di Napoli, indetto dal Cardinale Crescenzio Sepe ed all'affidamento della Basilica alla Fondazione Ordine Ingegneri di Napoli. Gli Ingegneri hanno interpretato il Giubileo quale occasione per restituire dignità ad una parte della città che vive all'interno di percorsi d'arte degradati ma da riqualificare e valorizzare attraverso il coinvolgimento dei cittadini. La Basilica si candida a diventare il cuore pulsante del Centro antico di Napoli, in cui le iniziative culturali e le proposte sociali si completeranno con quelle religiose che vedranno protagonisti, nel loro quotidiano, i residenti, i visitatori ed i turisti. |
isa Danieli legge gli autori di teatro che hanno accompagnato il suo viaggio di donna e di attrice.
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