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Leggi e norme

La normativa vigente (Decreto Legislativo 30 maggio 2008 n. 116) prevede che gli specchi d'acqua possono essere:

 
balneabili (ovvero zone per le quali l'esito delle analisi sul campione prelevato è al di sotto delle soglie di legge per tutti i parametri considerati);
- temporaneamente non balneabili (ovvero zone per le quali l'esito delle analisi sul primo campione prelevato è al di sopra delle soglie di legge per almeno uno dei parametri considerati);
- non balneabili (zone non ammesse a balneazione in quanto sottoposti a provvedimenti di bonifiche e monitoraggi di verifica).
 

L'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania, si occupa del controllo della qualità delle acque marine di tutta la regione, attraverso campionamenti ed analisi. Qualora venga accertato l'inquinamento delle acque, il Sindaco, dietro comunicazione dell'ARPAC, emette ordinanza di divieto temporaneo alla balneazione tramite apposito atto.

Quest'ultimo viene inviato a vari organi istituzionali e agli uffici della Pubblica Amministrazione deputati al controllo e alla tutela della salute, nonché al rispetto della corretta applicazione della varie norme legislative. Il divieto viene revocato o meno a seconda dei risultati delle analisi, che vengono successivamente effettuate nella zona interessata, con procedure standard, al fine di accertarne l'idoneità.

 
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