Comune di Napoli - Cultura - Viaggio nei misteri di Napoli - Leggende e storie di fantasmi
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Leggende e storie di fantasmi

Nella cultura popolare partenopea hanno sempre avuto un ruolo primario le storie di fantasmi, di leggende e di personaggi misteriosi.
 
Si comincia con la leggenda di Donn'Albina, Donna Romita e Donna Regina, per arrivare a storie come quella di Maria d'Avalos e Donn'Anna Carafa, passando attraverso le vicende riguardanti la Basilica di San Lorenzo Maggiore, per finire col munaciello e la bella 'Mbriana.

Donn'Albina, Donna Romita e Donna Regina

C'è una leggenda, magistralmente raccontata da Matilde Serao nel suo libro Leggende napoletane, che echeggia ancora nei giardini dei conventi partenopei. Le protagoniste sono tre sorelle: Donn'Albina, Donna Romita e Donna Regina, figlie del barone Toraldo, nobile del Sedile del Nilo. La leggenda narra che alla morte precoce della loro madre, Donna Gaetana Scauro, il barone ottenne la possibilità dal re Roberto d'Angiò che la figlia maggiore, Donna Regina, potesse sposarsi conservando così il nome di famiglia che altrimenti sarebbe andato perduto...

 

San Lorenzo Maggiore

Una delle più antiche chiese di Napoli è quella di San Lorenzo Maggiore, collocata tra Via Tribunali e Via San Gregorio Armeno, fulcro della città grecoromana. Il luogo di culto è caratterizzato da un'ampia stratigrafia, che offre un'importante testimonianza della valenza che l'intera area ha avuto nel corso dei secoli. La Chiesa di San Lorenzo Maggiore è considerata l'esempio più interessante di gotico a Napoli, anche se l'impianto angioino fu realizzato su una precedente struttura religiosa sorta tra il V ed il VI secolo dopo Cristo...

 
fantasma incappucciato di cui non si vede il volto
 

Il Monastero di Sant'Arcangelo a Baiano

La Chiesa di Sant'Arcangelo a Baiano fu una delle prime strutture volute dagli Angioini per consacrare la vittoria sugli Svevi e fu edificata su un preesistente luogo di culto già dedicato a San Michele Arcangelo, a sua volta eretto su resti di un precedente sacello pagano. La dedicazione a Baiano risale al vecchio nome della zona dovuta alla presenza di una colonia di cittadini di Baia. Il monastero fu edificato nella zona di Forcella, nella piazza che porta lo stesso nome, Sant'Arcangelo a Baiano; ora la struttura è deserta, infestata, si dice, da fantasmi e ombre vaganti, ma un tempo è stato teatro di fatti di libidine, sangue e sacrilegi...

 

Storie di fantasmi: Maria d'Avalos

Era il maggio del 1586, Napoli era dominata dal governo spagnolo, quando nella Chiesa di San Domenico Maggiore fu celebrato il matrimonio tra Carlo Gesualdo, principe di Venosa, e sua cugina, Maria d'Avalos d'Aragona. Era allora consuetudine dell'alta nobiltà il matrimonio tra consanguinei per aumentare le ricchezze piuttosto che disperdere il patrimonio familiare...

 

Storie di fantasmi: Donn'Anna Carafa

Il Palazzo Donn'Anna, edificato nel Cinquecento, è un grosso edificio che si erge nel mare di Posillipo. Uno dei primi proprietari fu Dragonetto Bonifacio, poi il palazzo passò ai Ravaschieri e dopo il 1571 fu acquistato da Luigi Carafa di Stigliano. Uno dei discendenti dei Carafa, Antonio, sposò Elena Aldobrandini, nipote di Clemente VIII, ed ebbe tre figli: Giuseppe, Onofrio ed Anna. Nata nel novembre del 1607, Anna in pochissimo tempo perse il padre e i fratelli e rimase sola con la madre ed i nonni...

 

Il munaciello e la Bella 'Mbriana

Il munaciello (in napoletano significa "piccolo monaco"), è il personaggio esoterico più noto, temuto e nominato dal popolo partenopeo: uno spiritello bizzarro che si comporta sempre in modo imprevedibile e sul quale sono sorte infinite leggende metropolitane e detti popolari. Al suo comportamento dispettoso spesso si accompagnano benevoli "lasciti" in moneta; ma non bisogna raccontare l'accaduto a nessuno, altrimenti egli si accanirà nei nostri confronti. Non è raro un suo comportamento lascivo nei confronti delle giovani e belle donne...